È morto in esilio. Il suo scalpo era il vero trofeo da esibire e lo scopo palese di quella campagna moralizzatrice definita “Mani pulite”. Il suo discorso in parlamento, nel quale invitava tutti i partiti ad assumersi la responsabilità di dire come funzionava il sistema del finanziamento ai partiti, venne ignorato.Tutti i partiti politici percepivano risorse illegali soprattutto il PCI, ma tutti pensarono di farla franca. Stranamente solo il Partito Comunista venne salvato: il compagno Greganti si sacrificò, ma prevalsero altre logiche presenti anche oggi.
L’ eliminazione prima politica e poi fisica di Bettino Craxi segna un punto di non ritorno caratterizzato dalla evaporazione dei partiti e dalla comparsa e affermazione di influencer della politica. Nella prima Repubblica si chiamavano nani e ballerine, oggi in ossequio al politicamente corretto, si preferisce una dizione anglosassone. Di fatto la politica è morta, le urne sono vuote, il declino è inarrestabile. In campo e fuoricampo personaggetti incolori e privi di visione, dediti a scrivere post senza argomentare temi e incapaci di progetti.
Lo Stato è un pandoro, la giustizia un mezzo per disfarsi dell’avversario, i diritti civili una foglia di fico per nascondere il vuoto e mascariare l’incapacità di progettazione.Paragonare questa pseudo classe politica con Bettino Craxi è una offesa alla ragione. Egli resta l’ultimo vero patriota! Vero uomo di Stato, sapiente politico e gladiatore. Il Paese gli deve tanto. La storia un giorno di certo gli renderà onore, oggi le sue idee e il suo carisma mancano.
Ma questo è un Paese che discute di Chiara Ferragni e di Selvaggia Lucarelli, invece di vergognarsi delle monetine lanciate contro un italiano capace e competente.
Pericle
Avete letto e inorgoglito il generale Vannacci con …. il mondo a Rovescio.
Craxi un ladro tra i ladri.
Lo dipingere come un sant’uomo ed invece dimenticate di dire che non pagava le tasse come noi poveri cristi:
Fisco: gli eredi Craxi perdono la causa sul conto estero di BettinoPerso il ricorso contro gli avvisi di accertamento per le tasse evase e da pagare su oltre 19 miliardi e mezzo di vecchie lire, depositati sul conto svizzero International Gold Coast riconducibile all’ex premier