Un dipendente Amam sul suo profilo Facebook ha recentemente pubblicato un post che ha sollevato non poche polemiche in città. Il post, poi cancellato, conteneva uno sfottò nei confronti di quegli utenti che nei giorni scorsi si erano lamentati per via dell’interruzione programmata del servizio idrico. Gli utenti in questione, in particolare, dopo essere stati addidati come “buddaci”, erano stati invitati dal dipendente Amam a comprarsi dei serbatoi per l’acqua.
“Inaccettabile. Quanto accaduto nei giorni scorsi rappresenta qualcosa di incredibilmente irrispettoso nei confronti dell’intera cittadinanza. – ha dichiarato al riguardo il vice presidente supplente del Consiglio comunale nonché esponente di Ora Sicilia, Giandomenico La Fauci – Mi riferisco a un post, poi cancellato, di un dipendente AMAM che invitava i messinesi, apostrofati come “buddaci”, ad acquistare dei serbatoi invece di lamentarsi per la carenza d’acqua in concomitanza coi lavori previsti dall’azienda. Una volgarità inaudita e mortificante del suo stesso impiego dato che, il dipendente in questione, dovrebbe essere a servizio dei cittadini e non uno sfrontato provocatore social.
“A differenza della precedente tornata di lavori, stavolta, tutto è andato per il meglio e va dato atto all’azienda e all’amministrazione di aver compiuto gli interventi senza gravare eccessivamente sulla pazienza dei cittadini. E per questo meritano gli elogi, dopo i problemi della volta precedente da cui hanno, certamente, tratto una lezione. Quanto fatto da questo dipendente, però, rappresenta uno schiaffo volgare che va punito in maniera celere e precisa. Mi auguro, infatti, che i vertici dell’Amam siano pronti a prendere provvedimenti rapidi e duri per fare comprendere che non è possibile interpretare il ruolo di dipendente pubblico a servizio dei cittadini in maniera così sfacciata e volgare. Il rispetto nei confronti dei messinesi deve essere sempre al primo posto”.