Continuano a far discutere le lettere di diffida inviate dall’Asp di Messina a migliaia di cittadini, nell’ambito delle quali è stato richiesto il rimborso delle prestazioni sanitarie usufruite in regime di esenzione nel 2013, perché non ne avrebbero avuto diritto. Dopo la Uil, anche il deputato regionale in quota PD Calogero Leanza è intervenuto su questa vicenda, chiedendo l’immediato ritiro delle lettere di diffida.
“Non posso restare in silenzio di fronte al grave comportamento dell’ASP di Messina, che ha inviato a migliaia di cittadini delle lettere di diffida per il recupero dei ticket sanitari. – dichiara il deputato regionalle – Si tratta di una vicenda che ha sollevato numerose polemiche e proteste da parte degli utenti, che si sono visti richiedere delle somme spesso irrisorie e prescritte, senza alcuna motivazione o documentazione a supporto.
“Ritengo inammissibile che l’ASP di Messina abbia agito in modo così superficiale e arbitrario, senza tener conto delle reali condizioni economiche e sanitarie dei cittadini, molti dei quali erano comunque esenti per patologia o invalidità. Considero inoltre inaccettabile la minaccia contenuta nel corpo della nota di inibire l’accesso a nuove prestazioni di specialistica ambulatoriale a carico del servizio sanitario nazionale in caso di mancata regolarizzazione del debito pregresso. Questa misura, oltre a violare il diritto costituzionale alla salute, penalizzerebbe ulteriormente i cittadini più deboli e vulnerabili, che sarebbero costretti a rinunciare alle cure o a rivolgersi alla sanità privata .”
L’onorevole Leanza ha chiesto all’Asp di Messina di ritirare immediatamente le lettere di diffida e di avviare una verifica approfondita e trasparente delle situazioni di esenzione ticket, garantendo il rispetto dei diritti dei cittadini e la correttezza delle procedure: “Mi impegno a seguire da vicino la questione e a sostenere le iniziative delle associazioni dei consumatori e dei pensionati, che hanno espresso la loro preoccupazione e il loro dissenso per le modalità adottate dall’ASP”, conclude Leanza.