È stata un’assemblea partecipata quella di lunedì scorso, che ha visto quali protagonisti i lavoratori della Messina Social City, appositamente convocati da FP CGIL e CISL FP per discutere di diverse questioni legate all’azienda speciale per cui lavorano, tra cui quella dell’aumento dei salari. Al riguardo, i due sindacati hanno reiterato una richiesta di incontro al sindaco Federico Basile per discutere delle problematiche riscontrate.
“La voce dei dipendenti durante l’assemblea è stata chiara ed univoca, – affermano il Segretario Generale della FP CGIL, Francesco Fucile e la Segretaria Generale della CISL FP, Giovanna Bicchieri – vogliono delle risposte e il fatto che dopo il famoso l’incontro che l’Amministrazione ha avuto con i vertici del CdA lo scorso 18 gennaio, non si sia saputo nulla, non ha fatto altro che aumentare la tensione”. Un bisogno, dunque, di risposte, motivato dal fatto che allo stato attuale, i dipendenti della Messina Social City, tra i dipendenti di tutte le società “afferenti” al Comune di Messina, hanno i salari più bassi. “Abbiamo colto l’occasione del confronto con i lavoratori – evidenziano i segretari generali – per ricordare al Sindaco quanto è stato registrato anche agli atti della commissione consiliare lo scorso settembre, occasione in cui abbiamo avanzato l’ipotesi di cambio di CCNL “traghettando” al CCNL Funzioni Locali. L’obiettivo che deve essere raggiunto è, e rimane, l’aumento del potere salariale delle lavoratrici e dei lavoratori ed ecco perché, nella giornata di ieri, abbiamo inviato un’ennesima richiesta di incontro, cogliendo anche l’impegno che lo stesso Sindaco Basile ha assunto con i lavoratori durante il suo intervento in assemblea.
“I tanti interventi dei lavoratori che hanno preso parte all’incontro, ha poi consentito di far emergere la generale sensazione di smarrimento che serpeggia tra coloro che hanno compiuto, e in alcuni casi abbondantemente superato, i 24 mesi di anzianità, e sperano di capire quali siano le intenzioni dell’Azienda rispetto alla trasformazione del rapporto di lavoro da determinato ad indeterminato: “Le preoccupazioni dei dipendenti – affermano i dirigenti sindacali – sono legittime e non riguardano solo i lavoratori che hanno superato, adesso, i 24 mesi, ma tutti coloro che magari lavorano già da un anno alla MSC e si domandano se continuare a scegliere questa Azienda possa significare fare un investimento, professionale e personale, su questa grande realtà della nostra città, o se invece il loro destino è quello di rimanere precari a vita. La MSC – sottolineano ancora Fucile e Bicchieri – deve fare chiarezza una volta per tutte e magari affrontare un confronto costruttivo con FP CGIL e CISL FP, per cercare di individuare delle soluzioni lì dove le soluzioni sembrano non esserci”. Diverse, infine, le osservazioni mosse dai lavoratori rispetto alle numerose difficoltà organizzative nella gestione quotidiane delle attività: “È necessario considerato soprattutto il numero di dipendenti che è stato raggiunto, che l’Azienda si doti di un’organizzazione più capillare ed efficiente”.