È prossimo all’avvio il “Piano del Lavoro” di Messina, che coinvolgerà Comune, Città metropolitana, Università e Ordini professionali, per una mobilitazione permanente volta a potenziare l’occupazione, soprattutto giovanile e femminile, nella zona dello Stretto. Questo piano mira anche a incentivare il ritorno dei “cervelli in fuga”, offrendo opportunità a coloro che sono partiti per studio o lavoro altrove.
Si parte con due iniziative previste tra oggi e domani. La prima, domani, vedrà la presenza dei rappresentanti di Webuild, l’importante azienda nel settore delle costruzioni che fa parte del consorzio Eurolink, che si occuperà della realizzazione del Ponte sullo Stretto. Essi incontreranno gli studenti e i neolaureati in Ingegneria all’Università di Messina, presso l’aula magna “Andrea Donato” del Dipartimento di Ingegneria, per l’avvio delle fasi di selezione del personale, annunciate da Webuild nei mesi precedenti, che prevedono l’impiego di migliaia di lavoratori locali nelle grandi sfide infrastrutturali della zona, a cominciare dai cantieri del raddoppio ferroviario in Sicilia e oltre, ma soprattutto il possibile avvio dei lavori del Ponte sullo Stretto in estate, ma non solo, considerando le numerose opere programmate da Webuild per i prossimi anni.
Studenti e neolaureati discuteranno con l’azienda dei progetti legati al territorio, delle opportunità professionali interne offerte e del programma “Webuild Next Gen” dedicato alle nuove generazioni. Parteciperanno anche rappresentanti dell’Ordine degli Ingegneri di Messina. Sarà un’occasione per presentare le varie opportunità di lavoro e stabilire un dialogo tra le nuove generazioni e il settore produttivo.
Gli assi strategici individuati dal Piano sono otto: 1) Messina città delle Aree protette: 2) Messina città dei beni culturali; 3) Messina città dei servizi: 41 Messina città dei cluster produttivi e turistici: 5) Messina città sicura; 6) Messina smart city, 7) Messina città che include: 8) Messina, il Ponte e l’Area integrata – dello Stretto. Un protocollo tra Ambito territoriale e Ordine degli ingegneri ha selezionato le sei scuole che prenderanno parte agli incontri, l’Ordine invece metterà a disposizione otto coordinatori. Così gli studenti potranno dare un proprio contributo alla pianificazione territoriale.
“La pianificazione strategica per lo sviluppo dei territorio – spiegano i promotori – è uno dei temi su cui le amministrazioni pubbli che locali più sensibili hanno posto maggiore attenzione negli ul timi anni. L’idea di fondo è che per lo sviluppo locale occorre saper leggere il proprio territorio, zionare le priorità di intervento sostenibili e guidare intorno a queste priorità le risorse pubbli che e private. L’obiettivo è fornire un punto di vista elaborato dagli studenti della “Generazione Z su come impostare un percorso di pianificazione strategica efficace, che non sia una semplice agenda di progetti, ma l’esito di un percorso di elaborazione condivisa per il rilancio del territorio”.
Oggi si terrà un primo incontro presso l’Istituto Verona Trento, coinvolgendo il Provveditorato agli studi, l’Ordine degli Ingegneri e la Città metropolitana. La sessione finale si svolgerà a fine maggio, con la presentazione delle linee guida per l’aggiornamento della pianificazione strategica agli stakeholders.