ROMA (ITALPRESS) – “Le pari opportunità saranno raggiunte quando smetteremo di sottolineare che si tratta della prima donna che ha raggiunto questo o quell’obiettivo, che ha rotto uno dei tanti soffitti di cristallo, e potremo celebrare non il riconoscimento dei meriti eccezionali, ma di quelli più comuni. Insomma, quando non ci sarà bisogno di essere speciali, straordinariamente talentuose e particolarmente motivate, ma basterà avere meriti sufficienti”. Così la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella, nel corso delle celebrazioni per la Giornata Internazionale della Donna al Quirinale. “Come ha scritto la pittrice americana Grace Hartigan: la parità sarà raggiunta quando basterà essere brave, e non eccezionali, per essere apprezzate e considerate”, conclude.
“Le donne hanno sempre contato, ci sono sempre state nella storia dell’umanità, l’hanno costruita da protagoniste. Le donne hanno speso le proprie energie e le proprie vite: hanno allevato bambini, curato fragili e malati, reso abitabile lo spazio che non lo era, tutti i giorni, con intelligente pazienza. Ma dietro la ripetitività dei gesti del lavoro domestico e di cura c’è una forza utopica inesplorata che ha mandato avanti e conservato il mondo – ha sottolineato Roccella -. In questa attività le donne hanno riversato una tensione interiore verso una perfettibilità precaria, instabile, destinata a rompersi subito per essere continuamente ricreata”.
“Le donne hanno sempre contato, ci sono sempre state nella storia dell’umanità, l’hanno costruita da protagoniste. Le donne hanno speso le proprie energie e le proprie vite: hanno allevato bambini, curato fragili e malati, reso abitabile lo spazio che non lo era, tutti i giorni, con intelligente pazienza. Ma dietro la ripetitività dei gesti del lavoro domestico e di cura c’è una forza utopica inesplorata che ha mandato avanti e conservato il mondo – ha sottolineato Roccella -. In questa attività le donne hanno riversato una tensione interiore verso una perfettibilità precaria, instabile, destinata a rompersi subito per essere continuamente ricreata”.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
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