ROMA (ITALPRESS) – “Per l’Italia il rafforzamento del partenariato con l’Africa può avere una valenza strategica. Il potenziale di espansione di quel continente è evidente, così come il suo ritardo economico”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel suo intervento alla XV edizione della Conferenza annuale Banca d’Italia – Maeci su “Frammentazione economica e politica: implicazioni su multilateralismo e partenariati regionali”.
“All’abbondanza di risorse naturali – incluse le materie prime essenziali per la produzione di energie rinnovabili – si aggiunge una popolazione giovane e in crescita – ha proseguito Panetta -. In mancanza di politiche di cooperazione e assistenza lungimiranti, sarebbe invece difficile arginare la pressione migratoria delle popolazioni africane verso aree in grado di offrire migliori condizioni di vita. Se da un lato ciò incrementerebbe l’offerta di lavoro in paesi afflitti da una chiara tendenza all’invecchiamento, dall’altro lato un afflusso migratorio incontrollato porrebbe complessi problemi di integrazione sociale e lavorativa. Il programma del G7 a presidenza italiana assegna un ruolo centrale ai temi dello sviluppo e delle relazioni economiche e politiche con l’Africa, in continuità con iniziative già in corso a livello internazionale, come la cosiddetta Partnership for Rise (Resilient and Inclusive Supply-chain Enhancement) – ha sottolineato Panetta -. Il Piano Mattei del Governo italiano mira anch’esso a promuovere iniziative di cooperazione con i paesi africani, soprattutto con riferimento alla realizzazione di opere infrastrutturali, nelle quali le imprese italiane vantano una consolidata esperienza nel continente”.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Banca d’Italia –
“All’abbondanza di risorse naturali – incluse le materie prime essenziali per la produzione di energie rinnovabili – si aggiunge una popolazione giovane e in crescita – ha proseguito Panetta -. In mancanza di politiche di cooperazione e assistenza lungimiranti, sarebbe invece difficile arginare la pressione migratoria delle popolazioni africane verso aree in grado di offrire migliori condizioni di vita. Se da un lato ciò incrementerebbe l’offerta di lavoro in paesi afflitti da una chiara tendenza all’invecchiamento, dall’altro lato un afflusso migratorio incontrollato porrebbe complessi problemi di integrazione sociale e lavorativa. Il programma del G7 a presidenza italiana assegna un ruolo centrale ai temi dello sviluppo e delle relazioni economiche e politiche con l’Africa, in continuità con iniziative già in corso a livello internazionale, come la cosiddetta Partnership for Rise (Resilient and Inclusive Supply-chain Enhancement) – ha sottolineato Panetta -. Il Piano Mattei del Governo italiano mira anch’esso a promuovere iniziative di cooperazione con i paesi africani, soprattutto con riferimento alla realizzazione di opere infrastrutturali, nelle quali le imprese italiane vantano una consolidata esperienza nel continente”.
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