Dimissioni di Croce non valide, Russo aspetta

Michele Bruno

Dimissioni di Croce non valide, Russo aspetta

sabato 16 Marzo 2024 - 18:17

Maurizio Croce non si è dimesso. Non almeno secondo le prescrizioni normative previste. Le dimissioni pervenute ieri sera non sono quindi valide. Il consigliere comunale messinese e soggetto attuatore del Commissario di Governo per il dissesto idrogeologico in Sicilia deve dunque riformularle.

A dirlo è il presidente del Consiglio Comunale Nello Pergolizzi, che ha fatto stamattina le verifiche del caso e si è reso conto del problema.

“Stamattina sono stati definiti alcuni passaggi importanti – ha spiegato il presidente Pergolizzi – Ho provveduto a un ordine aggiuntivo per il consiglio comunale già convocato per lunedì alle 18. E’ stata inserita intanto la presa d’atto della sospensione del collega Croce disposta dalla prefetta di Messina Cosima Di Stani. In merito invece alle dimissioni inoltrate da un legale a nome e per conto di Croce abbiamo rilevato che le modalità di trasmissione non rispondono ai requisiti di legge perché non offrono garanzia sulla veridicità stessa delle dimissioni che devono essere essere presentate o direttamente in Consiglio o trasmesse con Pec personale o per conto del consigliere da terzi ma con firma autenticata da un pubblico ufficiale. In questo caso la Pec che è arrivata da un avvocato di Agrigento non segue le procedure previste dalla legge e non posso dunque certificare che la firma sia effettivamente di Croce”.

Pergolizzi scriverà all’ufficio legale da cui è stata inviata la pec e per conoscenza allo stesso Croce per chiedere di riproporre le dimissioni secondo le procedure previste dalla legge.

Salta quindi, per il momento, la surroga dell’ex candidato sindaco di centrodestra, il cui posto sarebbe spettato ad Alessandro Russo, candidato consigliere primo dei non eletti della lista De Domenico Sindaco, poiché, secondo la ripartizione proporzionale dei seggi, è questa la lista col quoziente più alto che ha superato lo sbarramento.

A meno di clamorosi ripensamenti dell’ex assessore regionale della Giunta Crocetta, raggiunto da un provvedimento cautelare ed agli arresti domiciliari per un’accusa di corruzione, Russo dovrà quindi attendere ancora qualche giorno per avere la notizia ufficiale del ritorno in Consiglio.

Finché non sarà avvenuta la surroga, il Consiglio resterà a 31 membri, secondo l’interpretazione dell’articolo 11 della Legge Severino applicata dal presidente Pergolizzi e dalla segretaria generale Rossana Carrubba, che dispone la sospensione per 18 mesi dei destinatari degli arresti domiciliari come misura preventiva.

Michele Bruno.

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