È giunto a Messina Pietro Ciucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina spa, per essere audito nella Commissione Ponte sullo Stretto del Consiglio Comunale, presieduta da Pippo Trischitta. Tuttavia non è stato facile per lui. È stato sin da subito contestato da una marea di manifestanti dei comitati No Ponte che in massa si sono recati a Palazzo Zanca e si sono disposti sul loggiato nella parte altra dell’aula consiliare, facendo saltare anche la discussione, che per il momento non è nemmeno iniziata. Ci sono state trattative tra il presidente Trischitta e i manifestanti, senza successo. Al momento si sta tentando di sgomberare i manifestanti. Ciucci, è stato accolto persino da fischi e lancio di carta igienica.
Tra i manifestanti anche l’ex sindaco Renato Accorinti, che ha affermato: “Oggi ci saranno Ciucci e i rappresentanti delle multinazionali, loro fanno affari, non gliene frega niente dello Stretto di Messina. Quello che stanno facendo è un crimine contro l’ambiente, stanno devastando un posto così bello, con una biodiversità straordinaria”.
Gino Sturniolo, esponente di spicco del Comitato Spazio No Ponte, ha rimarcato: “Dal punto di vista economico va rilevato che la società Stretto di Messina è stata riaffidata a Ciucci, che in precedenza aveva fatto un piano finanziario che poi è saltato. E’ strano che si riaffidi la società a una persona che ha fallito, di fatto, tutte le previsioni economiche”.
Ciucci, appena giunto a Palazzo Zanca, aveva spiegato l’attuale situazione del progetto del Ponte: “Per gestirne uno così importante bisogna anche dotarsi delle strutture organizzative più appropriate. Abbiamo lavorato a fondo e il 15 febbraio abbiamo aggiornato il progetto e trasmesso la documentazione ai Ministeri delle Infrastrutture e dell’Ambiente. Pochi giorni fa si è avviata la valutazione d’impatto ambientale e in questa settimana sarà convocata la Conferenza dei servizi: vorremmo arrivare al Cipess (ndr, Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), entro il 30 giugno. Dopodiché sarà verificata la copertura del fabbisogno economico”. Questi passaggi saranno fondamentali per l’approvazione definitiva del progetto tecnico. Ha poi chiarito: “A differenza di altre grandi opere in Italia, questo progetto avrà la copertura finanziaria per tutto l’importo, non si dovranno aspettare risorse ogni anno, così ci sarà maggiore certezza che, una volta partiti, i lavori saranno completati nei tempi previsti”.
Alle 11.30 si sarebbe dovuti iniziare con il dibattito in commissione, dove era in programma la presentazione del progetto definitivo, approvato un mese fa dalla società e ma diventato di pubblico dominio solo pochi giorni fa. Oltre all’aggiornamento sui costi c’è un approfondimento sugli espropri. In merito a questo, che è il tema forse più caldo della questione, Ciucci ha tenuto a precisare:
“Eurolink ha aggiornato il piano espropri, fa parte della documentazione trasmessa a tutti gli enti, compreso il Comune di Messina. Quando sarà convocata la conferenza di servizi, pubblicheremo un avviso con tutti i dati e poco dopo apriremo sportelli a Messina e Villa San Giovanni per dare informazioni, incontrare persone, verificare che i dati siano corretti, prendere atto di eventuali osservazioni, raccomandazioni e richieste. Solo dopo l’approvazione del Cipess verrà dichiarata la pubblica utilità del progetto, ma il primo giorno di luglio nessuno sarà cacciato di casa, daremo a tutti il tempo necessario. Il nostro intento è attuare il piano degli espropri con il massimo rispetto e la massima attenzione per ogni persona, per ogni singola unità abitativa. Vogliamo trovare accordi e non andremo allo scontro con nessuno. Sappiamo che ad alcuni daremo qualche fastidio e problemi, faremo di tutto per attenuarli, tenendo presente la grande utilità dell’opera per il territorio”.
Sui rischi legati a fenomeni sismici e al vento, l’ad ha riferito: “Sono due temi dibattuti da anni, con aggiornamenti continui. Il Ponte resisterà a sismi oltre i 7 gradi Richter e a venti oltre i 250 o 300 km orari, considerando che la forza massima del vento mai registrata sullo Stretto di Messina è di poco oltre i 100 km orari e per brevi periodi. A questi due temi è stata dedicata grande attenzione ma continueremo a studiarli, acquisendo tecnologie più moderne e aggiornate”.
Michele Bruno.