Ordine e sicurezza pubblica, il comitato si riunisce con i sindaci dei Nebrodi

Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in provincia di Messina, e in particolare nell’area dei Nebrodi. Si è tenuta ieri, presso la sede dell’Ufficio circondariale marittimo di Sant’Agata di Militello, la prima di una serie di riunioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica sul territorio, volute dal Prefetto di Messina, per un focus sulla sicurezza urbana di alcuni territori della provincia.

All’incontro, presieduto dal prefetto Cosima Di Stani, hanno partecipato il procuratore della Repubblica di Patti, il questore, il comandante provinciale dei carabinieri, il comandante provinciale della Guardia di finanza, il vice comandante della Capitaneria di porto di Milazzo, il comandante dell’Ufficio circondariale marittimo di S. Agata di Militello e i sindaci dei comuni di Acquedolci, Alcara Li Fusi, Capizzi, Caronia, Castel Di Lucio, Cesarò, Militello Rosmarino, Mistretta, Motta D’Affermo, Pettineo, Reitano, Sant’Agata Militello, San Fratello, S. Stefano Camastra, Torrenova e Tusa.

In apertura il prefetto ha sottolineato che il mantenimento di adeguati livelli di sicurezza è un elemento determinante per lo sviluppo sociale ed economico del territorio, oltre che un fondamentale parametro di valutazione della qualità della vita di una comunità. “La scelta di convocare Comitati decentrati per area – ha spiegato il Prefetto – rappresenta una importante occasione per una visione integrata dei fattori di rischio per la sicurezza urbana, perché, anche grazie all’ascolto e alla preziosa collaborazione dei sindaci, i quali svolgono un ruolo fondamentale per lo loro comunità, si riesce a comprendere meglio le complesse dinamiche socio-economiche che possono, ove non efficacemente fronteggiate, determinare anche fenomeni ulteriori di scadimento della qualità della vita”.

Nel corso dell’incontro è stata illustrata l’analisi degli indici di delittuosità, raffrontati con i dati a livello provinciale, integrata dai contributi del procuratore della Repubblica di Patti e dei rappresentanti delle forze dell’ordine: il quadro conoscitivo dell’area in argomento ha fatto emergere un contesto da cui, allo stato, non si rilevano gravi fenomeni di degrado e disordine urbano. Emergono, invece, quali principali problemi cui dare pronta risposta, alcuni fenomeni di criminalità predatoria, quali furti, rapine in danno di pubblici esercizi, danneggiamenti del patrimonio pubblico e privato o fenomeni di incuria e di degrado ovvero l’adozione di condotte scorrette da parte degli utenti della strada.

I sindaci presenti, nel ringraziare per l’iniziativa di ascolto e vicinanza territoriale, hanno evidenziato l’importanza innovativa di un metodo che metta al centro il territorio e le esigenze di sicurezza dei cittadini valorizzando il ruolo degli enti locali nell’ambito del sistema generale di sicurezza. In un’ottica di prevenzione, si è fatto il punto sulla presenza di sistemi di videosorveglianza, atteso che un maggiore numero di telecamere distribuite nelle aree urbane costituisce un importante contributo alle azioni di contrasto di manifestazioni criminose, nonché sulla capacità di controllo del territorio da parte delle polizie locali. A tale riguardo è stata rappresentata da parte dei sindaci la problematica derivante dalla carenza di personale in forza agli organi di polizia municipale. Alcuni sindaci hanno posto all’attenzione del Comitato anche il tema delle occupazioni abusive di immobili, in particolare adibiti ad abitazioni da parte di soggetti non abbienti e con minori, e su tali aspetti ci saranno ulteriori confronti con la Amministrazioni coinvolte.

Tra i vari temi affrontati, si è posta l’attenzione anche sulla mala movida, sulla necessità di chiudere i locali notturni che non rispettino le regole, oltre che sulla presenza di sale giochi nei piccoli comuni, che richiede una intensificazione dei controlli da parte delle forze di polizia. Infine, è stata sottolineata la grave incidenza che ha sul territorio il fenomeno degli incendi, i quali sono molto spesso di origine dolosa. Anche in tale ambito, è emerso il problema dell’esiguità delle risorse e della mancanza di mezzi utili per effettuare una efficace azione di prevenzione, di contrasto e, ovviamente, di spegnimento degli stessi. Il tema verrà comunque ripreso in una riunione che si svolgerà in Prefettura il prossimo 25 marzo con gli uffici direttamente coinvolti nel sistema di protezione civile.

In conclusione, il procuratore della Repubblica ha invitato i sindaci a farsi parte attiva anche nei confronti della comunità, per sensibilizzare le famiglie e i giovani ai valori della legalità ed a rivolgersi alle forze dell’ordine qualora si riscontrasse la necessità di un loro intervento. Le riunioni itineranti del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per aree omogenee della provincia proseguiranno nelle prossime settimane.

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