Dopo due tentativi non andati a buon fine, le dimissioni di Croce sono valide. Dopo aver fatto arrivare le dimissioni tramite un suo avvocato e poi con una sua pec personale, la segretaria generale Rossana Carrubba e il presidente del Consiglio Comunale Nello Pergolizzi, non avevano dato nulla osta perché mancava la firma digitale. Stavolta Croce ha firmato le dimissioni, dunque lascerà il Consiglio comunale per difendersi dalle accuse di corruzione che gli sono state rivolte per alcuni episodi riguardanti il suo ruolo di soggetto delegato dal Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico, e che gli costano per il momento la misura cautelare dei domiciliari.
Adesso si può procedere alla surroga, con la nomina di Alessandro Russo, primo dei non eletti nella lista Franco De Domenico sindaco ed esponente del PD. Potrebbe fare ricorso Sebastiano Tamà, primo dei non eletti di Forza Italia.