La notizia è ormai certa. Sarà Alessandro Russo, esponente del Partito Democratico, il trentaduesimo membro del Consiglio comunale di Messina, subentrando a Maurizio Croce, che si era dimesso per motivi personali, per via dell’inchiesta che lo coinvolge per corruzione nel ruolo di soggetto attuatore delegato dal Commissario per il dissesto idrogeologico, nell’ambito della quale è stato messo agli arresti domiciliari.
A stabilirlo gli uffici comunali, che hanno ritenuto spettare a Russo il seggio, piuttosto che al primo dei non eletti di Forza Italia, Sebastiano Tamà, dello stesso partito di Croce. Russo era infatti primo dei non eletti della lista Franco De Domenico sindaco, ritenuta quella con il miglior quoziente tra le altre.
A supporto di questa scelta la circolare del dipartimento regionale Autonomie Locali 24 del 25 novembre 2020 prevede “la surroga al candidato che segue immediatamente l’ultimo eletto nella lista che tra quelle collegate al candidato sindaco miglior perdente dimissionario, o non collegate, ha riportato il quoziente più alto tra quelli non utilizzati per l’assegnazione dei seggi”.
La delibera di surroga, istruita dalla dirigente Laura Strano e presentata dal presidente Nello Pergolizzi, sarà discussa giovedì in aula, alle 13:30.
Ed è così che il consigliere ha reagito alla notizia, con un post sul social Facebook:
“Ho appena ricevuto la convocazione dalla presidenza del Consiglio comunale. Giovedì alle 13.30, in seduta aperta al pubblico, subentrerò in Consiglio comunale dopo la procedura di giuramento. Tornerò a sedere in Consiglio con lo spirito di sempre, la passione di sempre e la voglia di fare bene per la nostra Messina. Grazie ai tanti che in questi mesi mi sono stati vicini con affetto, sostegno e incoraggiamento. Dove eravamo rimasti..?”