La notizia di 237 chiarimenti chiesti dalla commissione di Valutazione impatto ambientale del Ministero dell’ambiente alla Stretto di Messina spa per dare il via libera al Ponte sullo Stretto scuote il mondo della politica. Si tratta di una notizia che potrebbe rallentare l’iter per la costruzione dell’opera, che il Ministro dei trasporti Matteo Salvini sperava di far partire in estate.
Così reagisce Antonio De Luca, capogruppo all’Ars del M5S:
“Come volevasi dimostrare, la pioggia di richieste di documenti integrativi sul Ponte di Messina arrivata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica certifica le enormi carenze di un progetto vecchio, raffazzonato e per nulla definitivo. Il bluff di Salvini messo in piedi dal ministro per sostenere le proprie ambizioni elettorali comincia a venire allo scoperto. Altro che via entro l’estate, di questo passo i cantieri slitteranno alle calende greche. Quest’opera oltre che inutile rischia di bruciare una valanga di soldi pubblici. Seguiremo passo passo tutte le tappe e chiederemo conto e ragione di ogni euro speso, segnalando eventuali danni erariali alla Corte dei Conti in una terra che non può permettersi di sprecare soldi. I siciliani sono già stati depredati di un miliardo e trecento milioni che dovevano servire per strade, autostrade, ospedali o per potenziare le reti idriche carenti che questa estate ci faranno soffrire la sete”.
Nino Germanà, vicepresidente del Gruppo Lega e segretario in commissione Trasporti a Palazzo Madama, minimizza invece quanto accaduto:
“La sinistra, pur di strumentalizzare, non perde occasione per commentare in modo inappropriato e, costantemente, contro gli interessi del Paese. Il Ponte sullo Stretto è la più grande opera ingegneristica del secolo e le richieste del Mase rientrano pienamente nella norma della procedura per la realizzazione di un imponente e ambizioso progetto. Nessuna criticità, quindi, al contrario di quello che dicono i soliti ‘perbenisti da salotto’, ma normali integrazioni. Basta con le sterili polemiche dei signori del No che non fanno il bene dell’Italia. Il Ponte sullo Stretto si realizzerà nei tempi previsti e permetterà alla Sicilia e a tutto il Meridione di diventare l’hub dell’Europa nel Mediterraneo”.
Ci va duro Angelo Bonelli di Alleanza verdi e sinistra:
“La commissione tecnica VIA del ministero dell’Ambiente ha demolito il progetto definitivo sul ponte sullo stretto di Messina chiedendo 221 richieste di integrazioni. Dopo il comitato scientifico della società ponte sullo stretto, che aveva fatto 68 osservazioni contestando l’assenza di studi sismici e di prove del vento, arrivano le richieste di integrazione della commissione tecnica. Una domanda al ministro Salvini e all’ad della società stretto di Messina Ciucci: ma esiste un progetto definitivo? O quello che avete presentato è quello di 15 anni fa che era stato bocciato nel 2012 dal ministero dell’ambiente? Quello che sta accadendo con il ponte sullo stretto è gravissimo ecco perché ogni qualvolta ci saranno notizie e documenti utili li presenteremo all’autorità giudiziaria”.
Il presidente della Stretto Pietro Ciucci è fiducioso però:
“Nessun passo falso, anzi, un altro importante passo avanti per la realizzazione del ponte sullo Stretto. Oggi è stata avviata la Conferenza di Servizi, con ampia presentazione del progetto da parte della Stretto di Messina e del Contraente generale Eurolink – ha spiegato Ciucci -. Le prime osservazioni accolte hanno riguardato proposte di migliorie, da attuare soprattutto in fase di cantierizzazione, a tutela della cittadinanza e dell’ambiente. Il progetto definitivo del ponte – ha replicato Ciucci alle osservazioni tecniche – rappresenta i massimi standard di ingegneria. Tutti i ponti sospesi a grande luce si rifanno al Messina Style. Oltre cento progettisti, professori e ingegneri di fama internazionale, 12 istituti scientifici e universitari nazionali ed esteri, 39 Società e Associazioni nazionali ed estere hanno contribuito al progetto del ponte sullo Stretto. Il progetto definitivo del ponte è stato predisposto e aggiornato dalla società danese Cowi, che progetta ponti sospesi in tutto il mondo. Nei 30 giorni previsti daremo tutte le integrazioni richieste”.
È intervenuta recentemente anche Matilde Siracusano, deputata di Forza Italia e sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, intervenendo a “Tagadà”, su La7, che si è soffermata invece sull’atteggiamento dei primi cittadini:
“Sorprende la contrarietà dei sindaci di Messina e di Villa San Giovanni. Il Ponte sullo Stretto sarà un grande attrattore di investimenti, un acceleratore per nuove infrastrutture, un volano per avere crescita e occupazione. E i primi cittadini che fanno? Nonostante siano amministratori di territori in difficoltà, si oppongono a questa grande opera. Grazie al Ponte sullo Stretto Sicilia e Calabria hanno già avuto finanziamenti straordinari per le infrastrutture complementari e connesse. Rfi non aveva mai fatto investimenti così ingenti nelle nostre Regioni come in questi ultimi mesi. Si è già innescato un processo virtuoso per sviluppare il Mezzogiorno, chi dice ‘no’ vuole condannarci all’immobilismo”.
Michele Bruno.