Ponte, Germanà scrive agli Ordini: “Date rassicurazioni sull’acqua nei cantieri”

Si fa sempre più infuocato lo scontro sul ponte sullo Stretto. Dopo la chiara presa di posizione di Cateno De Luca, leader del movimento politico Sud chiama Nord, contro l’opera, quantomeno quella promossa dal governo di Roma (“LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini” è lo slogan con cui l’ex sindaco di Messina si recherà a Torre Faro in occasione della Festa della Liberazione), anche il sindaco di Messina Federico Basile, molto vicino a De Luca, ha fugato ogni ambiguità politica, iniziando ad attaccare i promotori del Ponte, coalizione del centro destra in primis: “Il centro destra dov’è quando si parla di Messina e di cosa e quanto dovrà sopportare la città in termini di traffico da cantieri e risorse del territorio? Ma Germanà, e tutta la deputazione del centro destra, ha idea di quanta acqua è necessaria per realizzare le opere in progetto?”, si domanda Basile in una recente nota contro il centro destra.

E proprio le dichiarazioni di Basile sull’acqua nei cantieri del Ponte hanno spinto il leghista Nino Germanà, convinto pontista, a scrivere agli Ordini professionali degli ingegneri, degli architetti, dei geologi ed al collegio dei geometri di Messina chiedendo rassicurazioni tecniche sulla fattibilità dell’opera: “Egregio Presidente, – si legge nella lettera di Germanà – con la presente richiedo un’informazione che sarà mia cura notiziare al preoccupato sindaco di Messina sulla quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte. In particolare il riferimento è all’acqua destinata al calcestruzzo da realizzare in loco. Chiedo inoltre di volere illustrare al sindaco e ai cittadini le modalità costruttive del ponte, costituito da elementi prefabbricati per le torri e l’impalcato e acciaio per i tiranti. E’ importante avere rassicurazioni tecniche in merito anche per valutare eventuali interventi in caso di necessità, quali ad esempio navi cisterna o dissalatori, o se la situazione sia tale da non dover richiedere alcun ché.

“Vista la perdurante siccità mi chiedo infine se le preoccupazioni di Basile siano state segnalate e/o approfondite al Tavolo Tecnico Permanente “Ponte sullo Stretto” istituito dallo stesso Sindaco per supportare l’amministrazione comunale e la città nelle fasi di costruzione del Ponte e inoltre se non sia opportuno che mi adoperi in tutte le sedi per fare interrompere sino a certezza del fabbisogno i cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina-Fiumefreddo, della Catania- Palermo, della metro di Catania, del viadotto Ritiro, quelli in corso per la manutenzione delle autostrade, e quello per la ferrovia per Trapani. Scusandomi per la banalità della richiesta ritengo sia indispensabile chiarire a chi è ignorante in materia che il problema dell’acqua di cantiere per il ponte è una bufala, anche per evitare che simili baggianate divengano virali e finiscano con il distorcere la verità”.

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