Tra Ponte e isola pedonale, la proposta di Gioveni: “Un bando per il Pilone”

Il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, intende riaccendere i riflettori “sui 233 metri di imponenza della mega struttura” del Pilone di Torre Faro “per la cui gestione e valorizzazione la scorsa Amministrazione aveva anche pubblicato una manifestazione di interesse, poi ritirata a seguito di alcune osservazioni dell’ANAC”.

“In un periodo come quello attuale in cui a breve l’isola pedonale di Torre Faro entrerà nel vivo e al netto dell’attualissima questione Ponte, non si può non focalizzare l’attenzione nuovamente sullo storico Pilone, che dovrà essere considerato principale attrattiva nell’ottica della piena valorizzazione del borgo marinaro!” esordisce Gioveni.

“Al netto delle diatribe passate sull’effettiva titolarità dell’immenso traliccio visto che sembrerebbe essere solo il basamento di proprietà del Comune – evidenzia Gioveni – non si può pensare che una simile opera realizzata 70 anni fa, per la sua strategica posizione e per le caratteristiche strutturali che la rendono quasi assimilabile alla famosa Torre Eiffel parigina, non venga sfruttata e valorizzata per rilanciare in chiave turistica la nostra città e in particolare tutta la zona nord”.

Libero Gioveni

“Peraltro – prosegue il consigliere – anche le condizioni della struttura parecchio ammalorata, non fa ci certo dormire sonni tranquilli ai residenti”.

“Sarebbe quindi auspicabile riprendere il dialogo col Demanio marittimo – insiste il consigliere – per ripensare a una nuova e apposita manifestazione di interesse con l’obiettivo di recepire progetti imprenditoriali su cui predisporre un bando di gara per il recupero, la trasformazione, l’utilizzo, la gestione e la valorizzazione del Pilone”.

“Chiederò che si ridiscuta della vicenda Pilone in Aula – conclude Gioveni – con gli assessori Mondello e Caminiti, perché l’obiettivo di rendere Torre Faro un ‘unicum turistico’ non solo per Messina, ma anche per l’intera isola, necessita di approfondimento e condivisione politica”.

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