Paradosso Bisconte, Geraci (M5S): “TIM non può rimuovere una barriera architettonica, mentre Fastweb procede a nuovi scavi”.

Il consigliere M5S della Terza Municipalità, nonché vicepresidente del Consiglio dell’organo municipale, Alessandro Geraci, interviene su un caso relativo ai lavori del Torrente Bisconte, che definisce come paradossale.

“Siamo al paradosso nell’area interessata dai lavori di messa in sicurezza del Torrente Bisconte/Catarratti,da oltre un anno infatti la Telecom non riesce ad ottenere il via libera da parte del comune di Messina al fine di interrare quel benedetto tubo che contiene i cavi della fibra, per motivi burocratici legati al collaudo finale dell’opera sul torrente, stessa motivazione per cui ancora oggi è totalmente assente la segnaletica verticale e orizzontale lungo tutta la via direzione Artiglieria che poi diventa via comunale Catarratti” esordisce Geraci.

“Ad aggravare la situazione le recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto Maurizio Croce ex capo dell’Ufficio regionale per il dissesto idrogeologico committente appunto dell’opera” continua il consigliere.

Lavori di scavo Fastweb

“Oggi scopro invece un ordinanza che autorizza Fastweb ad eseguire scavi per passaggio di nuovi sottoservizi in medesima area. Quindi da un lato Telecom ha il diniego da parte del comune di Messina per interrare i propri cavi della Fibra Internet, che allo stato attuale causano autentiche barriere architettoniche sia nella zona di Bisconte che in quella di Catarratti, dall’altra Fastweb ottiene in medesima area l’autorizzazione a nuovi scavi” spiega il vicepresidente della Terza Municipalità.

“Allora decidiamoci e smettiamo di prendere in giro i residenti, se Palazzo Zanca autorizza nuovi lavori, si assuma anche la responsabilità di realizzare la segnaletica orizzontale e verticale e si dia l’ok alla Telecom per sistemare quelle evidenti barriere architettoniche” così conclude l’esponente M5S.

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