Il sindaco Federico Basile risponde alle critiche del Partito Democratico messinese nei confronti del leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca, che in questi giorni ha lanciato un avvertimento ai suoi, con l’annuncio di un rimpasto della Giunta e delle partecipate a Messina e l’accusa a molti di loro di essersi imborghesiti, imponendo l’impegno di tutti per la campagna elettorale per le Europee di giugno.
Il PD era intervenuto con una nota:
“Le gravi dichiarazioni dell’onorevole De Luca, confermano, ancora una volta, che Messina è sotto la cappa del ‘sistema De Luca’: in questi giorni ha chiamato alle armi non solo assessori e consiglieri comunali, ma soprattutto i componenti dei cda delle partecipate, in una delle quali, per sua stessa ultima ammissione, un posto è stato riservato a un esponente politico vicino al senatore Germanà, al fine di garantirsi come contropartita il suo appoggio alle scorse elezioni comunali”.
“Il De Luca che in tutti questi anni si scagliava contro i cattivi costumi politici messinesi – continua la nota -, che proponeva un nuovo modo di fare politica, che si contrapponeva alla ‘vecchia banda Bassotti’, dov’è ora? Il De Luca che sosteneva che prima del suo avvento le società partecipate erano sempre state utilizzate come un bancomat della politica, oggi smaschera davanti all’intera opinione pubblica il sistema …’De Luca’. Un sistema che, come lui stesso dice, ‘vive di consenso’. Un consenso che va cercato, ed evidentemente alimentato, in tutti i modi possibili, anche attraverso quelli che lui stesso falsamente criticava. Un sistema in cui non si è vincolati al programma di governo ma alle ambizioni personali del leader. E infatti, tutti coloro che hanno avuto incarichi fiduciari, in particolare assessori e i componenti dei Cda delle partecipate, ai quali, peraltro, è stata recentemente raddoppiata l’indennità, dopo essere stati pesantemente umiliati con i peggiori aggettivi, sono stati chiamati ad un ‘tagliando’ non sugli obiettivi politico-amministrativi raggiunti ma su quanti voti saranno in grado di portare alle Europee alla lista ‘Libertà’”.
“Un ricatto bello e buono che pare, tuttavia, non scalfire minimamente i diretti interessati che anzi rilanciano, forse per paura di perdere l’incarico, con diverse dichiarazioni di fedeltà. – conclude il PD – L’auspicio, quindi, è che monti forte l’indignazione tra gli elettori e che, a partire da queste elezionieuropee, arrivi un forte segnale dalle urne contro questo modo spregiudicato di intendere la politica”.
Queste le parole che oggi il sindaco di Messina ha consegnato in risposta:
“Guarda chi si sente… il Pd! Ci eravamo dimenticati quasi della presenza in città, sarà l’aria da campagna elettorale ad averli destati. Dico subito al coordinamento provinciale del Pd che sul merito dell’operato della mia Amministrazione siamo pronti a confrontarci quando vogliono, anche ad esempio in Consiglio comunale, dove, non ricordo ci siano stati interventi di chissà quale livello nell’interesse della città. La reazione del Pd però la comprendiamo, l’ha già sottolineato la nostra coordinatrice provinciale Melangela Scolaro, così altrettanto il nostro coordinatore cittadino Nino Carreri, e lo ribadiamo: questo Pd dalla sindrome del sub appalto, oggi non è certamente nelle condizioni di dare lezioni a qualcuno, men che meno a noi che abbiamo conquistato con i fatti il consenso dei cittadini. Il Pd è stato bocciato sonoramente dalla città di Messina. I cittadini hanno scelto per ben due volte di dare fiducia a Cateno De Luca e Sud chiama Nord, e lo hanno fatto perché hanno compreso e apprezzato la nostra azione amministrativa. Messina per la prima volta con Cateno De Luca sindaco e poi con il sottoscritto Basile sindaco ha finalmente avuto un’amministrazione in grado di dare una visione strategica ad una città, Messina, che abbiamo ereditato in condizioni disastrose a causa della mala politica di chi ci ha preceduti. E guarda caso a precederci c’era anche il Pd, quel Pd che oggi pensa di avere titolo per poter contestare la nostra azione di governo della Città.Piuttosto invece, l’avvio di quella azione amministrativa, proprio con una presidenza del Consiglio comunale targata PD durante la sindacatura De Luca, non ha neanche posto in discussione la relazione annuale del sindaco per evitare il confronto sui tanti risultati raggiunti da un’ Amministrazione che ha curato e sta curando gli interessi dei cittadini e mai dei partiti.In conclusione al PD diciamo: parlate se sapete cosa dire, altrimenti continuate a fare quello che avete fatto fino ad ora…guardate come si amministra una comunità”.