Nuovi migranti: fuggiti 30mila giovani messinesi

Redazione

Nuovi migranti: fuggiti 30mila giovani messinesi

lunedì 13 Maggio 2024 - 10:51

Il fenomeno migratorio non conosce sosta. A differenza dei disperati che dall’Africa approdano in Italia, i giovani messinesi che migrano verso il Nord o l’estero utilizzano un mezzo di trasporto diverso. Niente barchini, ma solo treni oppure aerei.

I dati dell’ISTAT sono impietosi, perché disegnano uno scenario drammatico per la città di Messina. In appena 10 anni, sono letteralmente scappati oltre 30mila giovani di età compresa fra 18 e 39 anni. In moltissimi hanno preferito le Regioni rigogliose del Nord, ma gli altri sono andati all’estero, in cerca di un lavoro, ma soprattutto di una qualità della vita decisamente migliore.

Il fenomeno migratorio, dopo il rallentamento per il Covid, ha ripreso incessantemente: nel 2022, ultimo anno di riferimento censito dall’ISTAT, 3.541 giovani sono andati via dalla città dello Stretto. L’anno precedente, ovvero il 2021, 2.876, mentre nel 2019 si è raggiunto il picco masso dei “migranti” con 3.745 messinesi che hanno salutato la propria città.

Non osiamo immaginare i dati del 2023 che saranno certamente impietosi.

I freddi numeri si scontrano con l’immobilismo della politica, incapace di fermare questa emorragia che sta letteralmente spopolando una città priva di mordente. Sotto accusa le politiche amministrative locali che non stanno aiutando la ripresa economica della città. Messina non può contare sulle industrie perché l’economia locale si regge soprattutto sul terziario e basta percorrere il centro cittadino per comprendere che si sta sbagliano qualcosa.

A differenza di quanto affermato nei mesi scorsi dai vertici della Camera di Commercio, il cui presidente è stato chiaramente tirato per la giacchetta dalla politica locale, è evidente he la fuga dei giovani sia un indicatore inequivocabile.

Al di là delle risorse lavorative che migrano al Nord o all’estero, è evidente che questo fenomeno porterà ad uno spopolamento della città.

Ma fino a che la politica locale fa finta di nulla è chiaro che la tendenza delle migrazioni non conoscerà sosta.

Davide Gambale

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