Lunedì 27 al Maurolico s’inaugura il “Wall of Dolls”

Sarà inaugurato lunedì 27, alle 11.30, sulla facciata del Liceo Classico Maurolico, il “Wall of Dolls” (Muro di bambole). Un’iniziativa – unica per il Sud Italia (le altre città coinvolte sono infatti Milano, Roma, Genova, Venezia, Brescia, Trieste e Portogruaro) – volta a sensibilizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle tematiche legate alla violenza di genere. A volerla fortemente sono state in particolare la Dirigente Scolastica Prof.ssa Giovanna De Francesco – con l’approvazione di figure ed enti competenti – e la scrittrice e giornalista Cinzia Alibrandi, messinese di nascita ma milanese di adozione, la quale ne ha curato l’ambito artistico.
Nell’Aula Magna del “Maurolico” – fautore del Progetto “Come una bambola“, saranno proiettati alcuni video di Jo Squillo, nota artista italiana ideatrice dell’iniziativa a livello nazionale; del giornalista Sigfrido Ranucci, conduttore di Report; dell’attrice Dalila Di Lazzaro e dell’attore e regista Alessandro Quasimodo, figlio del poeta premio Nobel per la letteratura, Salvatore Quasimodo.
Saranno poi consegnate e affisse sul muro del Liceo le bambole d’autore della “Maison Midali” realizzate dallo stesso stilista Martino Midali – il quale offrirà anche le proprie magliette a edizione limitata denominate “l’Amore non fa male” – e da Cinzia Alibrandi. Il tutto al cospetto delle personalità invitate all’evento, tra cui il Sindaco Federico Basile; la Prefetta Cosima Di Stani; la Rettrice dell’Università di Messina Prof.ssa Giovanna Spatari; il fumettista Lelio Bonaccorso che esporrà la mostra “Violate”; Maria Andaloro di “Posto Occupato“, nonché le varie associazioni che si occupano di violenza di genere.
Il “Wall of Dolls” messinese proseguirà nel pomeriggio, a partire dalle 18,30, allorquando sempre nell’Aula Magna del Liceo Maurolico, a ingresso libero, si terrà il “Maurolico Messina Book Festival”, con la direzione artistica di Cinzia Alibrandi, che così darà un seguito al “Messina Book Festival” della scorsa estate. Parte attiva saranno gli studenti, con la riproposizione dell’installazione creata dall’architetta Maddalena Palamara,

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