Cateno De Luca confida moltissimo nella città che gli ha permesso di volare alto. A Messina si gioca il tutto per tutto, altrimenti – sono parole sue – si fa da parte.
Questa mattina è iniziato un lunghissimo tour elettorale che si conclude a sera con la focacciata (con acciuga?), un classico delle campagne elettorali di Cateno De Luca.
Ma il clima, non solo quelle meteorologico, è decisamente cambiato. In città non si respira la stessa aria di qualche anno fa, quando Cateno De Luca riusciva a smuovere anche le montagne con i suoi celebri comizi intrisi di insulti contro quelli che c’erano prima.
Oggi la musica è decisamente cambiata, anche perché prima di Federico Basile c’era lui, il dominus di Sud chiama Nord. A questo si aggiunga il calo di consensi in città a causa di una gestione politico-amministrativa che ha badato solo a portare avanti progetti (grazie ai soldi intercettati dall’ex assessora Carlotta Previti), senza interloquire con la città, e il risultato è disarmanente.
Nonostante la mobilitazione di assessori e componenti delle partecipate, per Cateno De Luca, l’uomo delle sfide impossibili, è come andare contro corrente, nelle acque agitatissime dello Stretto. Se non arriveranno i voti sperati, già il 10 giugno inizierà la resa dei conti.
Ma con De Luca non dare mai niente per scontato.