Quel cadeau da quasi 30mila euro a Sud chiama Nord

Innanzitutto non si tratta di un filantropo, ma del direttore generale del Comune di Messina. Salvo Puccio figura nel lunghissimo elenco dei “donatori” del movimento politico “Sud chiama Nord”.

Nulla di penalmente rilevante, questo va subito chiarito, ma la domanda che ci si pone è questa: come mai una così robusta donazione per finanziare il partito del leader Cateno De Luca?

Giuridicamente si chiama “Do ut des” (si dà una cosa per riceverne una in cambio), ma nel caso di specie si tratta di una erogazione liberale, ovvero donazione di denaro con puro spirito di liberalità senza, quindi, che il donatore chieda qualcosa in cambio a fronte della propria donazione.

Da qualche settimana sulle chat dei messinesi “corrono” due liste di donatori – non di sangue -, i quali con impressionante puntualità versano nelle casse del movimento dei soldi che variano a seconda dei ruoli ricoperti.

Tutti, dicasi tutti, gli amministratori lasciano volontariamente l’obolo al Movimento di Cateno De Luca, al fine di finanziare il partito: si va dai 1.700 euro al mese dei parlamentari regionali, sino ai 300 dei consiglieri comunali e dei componenti delle partecipate. Tutti versano in maniera chiara e trasparente: eletti e nominati. Se gli eletti, una volta eletti, possono anche “ribellarsi” – come nel caso di qualche parlamentare – senza rischiare la poltrona, i nominati con grande gioia sono pronti a versare i soldini. E se non lo facessero?

Fra coloro i quali versano c’è anche il sindaco di Messina, Federico Basile, il quale dà il suo onesto contributo alla causa. Ma balza agli occhi la cifra consistente del direttore generale, Salvo Puccio, il quale avrebbe versato in unica soluzione la bellezza di oltre 29mila e 500 euro (dicembre 2023). C’è poi il caso dei consigliere Ciccio Cipolla, il quale figura fra i recordman dei donatori con un versamento da 10mila euro in unica soluzione (dicembre 2023).

Non sono stati resi ancora noti gli elenchi dei “donatori” per la cena di Taormina, costata ad alcuni la bellezza di 10mila euro. Ma di sicuro, per bocca di Cateno De Luca, sono stati collezionati 900mila euro.

Infine, negli elenchi figurano anche alcune Srl che hanno sentito l’irrefrenabile desiderio di versare bei quattrini per la causa di Sud chiama Nord.

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