Secondo PalaGiustizia: costi lievitati, la questione si fa seria

Redazione

Secondo PalaGiustizia: costi lievitati, la questione si fa seria

giovedì 30 Maggio 2024 - 10:06

Ha iniziato il consigliere comunale Alessandro Russo, poi s’è aggiunto il collega d’opposizione Libero Gioveni: chiedono chiarimenti sull’acquisto dei palazzi che dovranno ospitare i nuovi uffici giudiziari.

Da 40 anni si parla del secondo Palazzo di Giustizia ma non è stati mai fatto un passo in avanti. Nemmeno adesso che sembrava essere vicina la meta. Il Genio Civile di Messina, di fatto, ha bloccato l’iter dopo che Palazzo Zanca ha annunciato l’acquisto degli immobili che dovranno ospitare i nuovi uffici giudiziari.

Ci sarebbe delle incongruenze che meritano approfondimenti, tenuto conto che il costo della struttura (più di 16 mln di euro), è finto nel mirino, per il momento, dei consiglieri comunali. Chiedono conto e ragione per qualche motivo il Comune ha acquistato da un intermediario l’immobile che ha acquistato poco più di 3 mln di euro.

Il sindaco di Messina Federico Basile (archivio)

Una richiesta legittima tenuto conto che si tratta di soldi pubblici. Da parte sua il sindaco Federico Basile ha fatto sapere che l’acquisto si è basato su una perizia tecnica molto dettagliata e che la lievitazione dei costi sarebbe imputabile ai lavori che la parte venditrice si è impegnata di realizzare.

La giustificazione legittima per la parte politica ci può anche stare, ma i consigliere chiedono conto e ragione. Pare che le carte siano state già spedite al Palazzo di Giustizia e non è escluso che sull’argomento possa occuparsi la magistratura messinese.

Fatto sta che la maledizione del secondo PalaGiustizia a Messina è destinata a continuare.

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