Spregiudicatezza pura. Cateno De Luca annuncia la violazione del silenzio elettorale avendo programmato per sabato 8 giugno (addirittura ad urne aperte), un tour nel Comune di Taormina dov’è sindaco.
Svestiti i panni di candidato alle elezioni europee con la lista “Sud chiama Nord”, il “furbetto” di Fiumedinisi ha escogitato un modo per proseguire la sua campagna elettorale, indossando i panni di sindaco.
E’ chiaro che la legge in materia elettorale è molto stringente, come del resto è chiarissimo è chiamata ad intervenire per impedire che la stessa legge venga violata da un “giochetto di prestigio” (politicamente parlando) di Cateno De Luca.
La locandina prevede una serie di appuntamenti a Taormina dal mattino a sera. Questa è una chiara violazione della legge. Vedremo se lo farà…
Cosa rischia De Luca
La legge che introduce il silenzio elettorale risale al 1956 e stabilisce (art. 9), per il giorno precedente al voto, il divieto di comizi o riunioni in luoghi pubblici, l’affissione di nuovi manifesti elettorali e lo svolgimento di qualsiasi attività di propaganda a meno di 200 metri dai seggi. Nello stesso periodo di tempo non è concessa nemmeno la propaganda sulle emittenti televisive e radiofoniche sia pubbliche, come la Rai, che private. Secondo le norme attualmente in vigore, chi rompe il silenzio elettorale incorre in una pena che può variare da una sanzione di circa 100 euro fino alla detenzione di un anno. E’ quanto riportato da pagellapolitica.it.