Cateno De Luca ha ammesso la sua colossale sconfitta. Sul piano nazionale è stata una Caporetto, ma in Sicilia al di là del dato di Messina, dove ha influito il peso dei Comuni amministrati, è stata una sconfitta cocente.
Se i risultati elettorali delle Europee vengono raffrontati con quelli delle Regionali 2022, la sconfitta di Cateno De Luca assume proporzioni allarmanti. La lista Libertà che raccoglieva ben 19 composizioni politiche, a livello nazionale supera di poco l’1% (1,22 per l’esattezza): una percentuale ben lontana dalla soglia di sbarramento. Eppure, a rileggere i messaggi Social di De Luca il 4% sembrava a un tiro di schioppo. Il leader di Sud chiama Nord non è stato capito, mettiamola così, nel resto d’Italia. Appena varca lo Stretto, De Luca non scalda i cuori degli elettori.
Al Nord, tranne in Piemonte, di fatto non esiste il movimento Libertà. In Sicilia, la lista è stata un autentico disastro se raffrontata alle recenti elezioni regionali, quando Cateno De Luca ottenne 254mila voti, mentre alle Europee ne ha ottenuti appena 69mila. In percentuale, il gruppo è sceso dal 24 al 7,7: in pratica ha preso un terzo di voti in meno.
Un fatto allarmante. Tiene a Messina e provincia dove era logico attendersi una buona performace tenuto conto che i suoi amministrano diversi Comuni, compreso il capoluogo. Ma anche a Messina De Luca non ha sfondato, al punto che ha ottenuto appena 17mila voti. E’ ovvio che l’astensionismo abbia inciso, ma è anche vero che la gente non è andata a votare anche per a sfiducia generata dall’amministrazione Basile. In provincia discorso diverso, dove i fortini dei Comuni vicini a De Luca hanno fatto la differenza.
In definitiva, il dato elettorale boccia sonoramente Cateno De Luca, il quale è tanto amareggiato al punto che ha deciso di rifugiarsi nel silenzio. Ha affidato ad un post uno stringato commento, nel quale annuncia 15 giorni di riposo assoluto.
A casa Catenuzzo