PUMS, la visione di Mondello può non essere condivisa?

Redazione

PUMS, la visione di Mondello può non essere condivisa?

giovedì 13 Giugno 2024 - 10:54

L’assessore alla viabilità Salvatore Mondello ieri in aula consiliare ha detto testualmente: “Mi assumo la responsabilità per il Piano urbano della mobilità sostenibile. E’ solo una questione di visione della città del futuro”.

In estrema sintesi è stato questo il concetto espresso dall’unico responsabile della rivoluzione viaria della città, fatta di piste ciclabili (alcune per gli scalatori profesisonisti), e parcheggi di interscambio inutili (vedi Bordonaro e Palmara). Poi ci sono le immense aree pedonali e la ZTL che renderà il centro cittadino irraggiungibile se non con mezzi pubblici.

L’assessore Mondello è “portatore sano” di una visione (utopistica), e come tale si scontra con la realtà. Messina non è Oslo, per dirla con Libero Gioveni è una città a forma di banana e non di torta, e come tale non si presta ad una rivoluzione viaria sostenibile.

Di sostenibile nella visione del vice sindaco c’è poco, di insostenibile c’è davvero tanto: come la profonda crisi del commercio cittadino. Creare delle trincee davanti ai negozi significa la “morte” di quelle poche attività commerciali che hanno resistito alla crisi e al Covid.

Se questa è la visione di Mondello, non rimane altro che confidare nei consiglieri comunali che hanno in mano il cerino dell’approvazione del PUMS. Una immensa responsabilità che potrebbe segnare la fine del commercio cittadino.

Ma perché Mondello è così ostinato? Lo dica in maniera chiara perché cominciano a circolare brutti sussurri sui quali soprassediamo. Di sicuro c’è solo che la visione sta determinando la fine del commercio al dettaglio cittadino, a vantaggio dei centri commerciali. La gente non è più messa nelle condizioni di arrivare in centro per fare gli acquisti e la logica è quella che il flusso degli acquirenti, giocoforza, verrà fatto confluire ai centri commerciali.

Politicamente è una scelta azzardata che farà pagare dazio all’amministrazione Basile, quando si ripresenterà per avere rinnovata la fiducia. L’effetto-Mondello avrà quindi il suo peso specifico nella prossima competizione elettorale.

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