In una Sicilia già assetata e su cui incombe lo spettro di Minosse si acuisce l’emergenza siccità con gli invasi sempre più vuoti e le campagne sempre più arse. Per la penuria di precipitazioni sono a rischio non solo le produzioni di grano, pesche ed ortaggi, ma anche di uva da tavola e fichi d’india. La carenza d’acqua rischia di avere conseguenze sulla dimensione del frutto e quindi sulla sua pezzatura. Il clima torrido sta per mandare in tilt anche l’uva (uno dei prodotti di eccellenza della Sicilia) con perdite stimate del 30%.
Intere zone della Sicilia stanno pagando già un prezzo pesante ed a risentirne non è soltanto l’agricoltura. Rubinetti a secco nelle abitazioni private e non va meglio per il turismo. E come ogni estate si ripropone l’emergenza incendi con le alte temperature ed i terreni incolti che favoriscono pericolosi inneschi. Come detto, l’anticiclone africano sta per irrompere sul Mediterraneo con temperature bollenti e termometro che a metà settimana potrebbe sfiorare i 40 gradi in alcune zone dell’entroterra siciliano. Tutta colpa di Minosse, figura mitologica dell’Inferno dantesco che porterà l’alito bollente del Sahara sulla Sicilia e su gran parte del Meridione.