L’immagine è stata scattata da un cittadino residente, stufo ogni mattina di dovere fare i conti con gli ingorghi generati dall’autobotte in servizio per annaffiare gli alberelli piantati in centro cittadino, nell’ambito della mega-operazione ForestaMe.
Ogni mattina le vie del centro sono off-limits per le automobili dal momento che l’autobotte procede a passo lentissimo per consentire agli addetti di dare l’acqua agli alberelli.
L’operazione determina di fatto la paralisi del centro cittadino con inevitabili disagi per i residenti costretti a sorbirsi le code, proprio all’ora di uscita per andare a lavoro.
Premesso che la gestione del progetto ForestaMe si stia rivelando un autentico fallimento – poteva anche essere previsto un sistema irriguo automatizzato – c’è da dire che le scelte dell’amministrazione comunale e segnatamente di chi ha seguito il progetto (il dg Salvo Puccio), si stanno rivelando fallaci.
Il sequestro del Parco Aldo Moro e l’iscrizione di ben otto soggetti nel registro degli indagati probabilmente ha acceso i riflettori della magistratura su una finanziamento milionario ricevuto dalla città di Messina. L’inchiesta non è escluso possa anche allargarsi.