I parrocchiani del Villaggio Unrra rivedranno il Cardinale Franco Montenegro

Michele Bruno

I parrocchiani del Villaggio Unrra rivedranno il Cardinale Franco Montenegro

venerdì 21 Giugno 2024 - 09:47

Non sarà solo una gita fuori porta. Una delegazione di fedeli della parrocchia Madonna della Pace, il prossimo sabato incontrerà il Cardinale Francesco Montenegro, che oggi vive a Piana degli albanesi (Palermo), ma per tutti al Villaggio Unrra era Padre Franco. Ed ancora oggi vuole essere chiamato così dai suoi parrocchiani.

Era l’agosto del 1969 e padre Franco viene ordinato sacerdote da Monsignor Francesco Fasola, e quello stesso anno viene inviato presso il Villaggio Unrra, che ancora non aveva una sua chiesa, ed ha contribuito assieme a padre Luigi Leta alla fondazione della comunità di fedeli locale. Rimane qui fino al 1971, due anni brevi ma intensi, in cui si è fatto amare ed ha lasciato tanti ricordi. Proprio in quell’anno Monsignor Fasola lo ha voluto come suo segretario particolare, incarico che ha ricoperto fino al 1978, anche con il nuovo arcivescovo messinese Ignazio Cannavò.

Dal 1978 al 1988 è stato parroco di San Clemente, poi dal 1997 inizia la sua ascesa, diventando provicario generale e nel 2000 vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela sotto l’arcivescovo Giovanni Marra ed anche vescovo di Aurusuliana in Tunisia. Dal maggio 2003 al maggio 2008 diventa presidente della Caritas italiana, esperienza al termine della quale viene nominato da Papa Benedetto XVI arcivescovo di Agrigento, (incarico lasciato nel 2021) e dal maggio 2013 al 2018 è stato presidente della Commissione episcopale per le migrazioni della Conferenza episcopale italiana, premiato per il suo impegno per l’accoglienza dei migranti nella città siciliana, in quanto molto attento nella sua azione ai più poveri.

Nel 2015 Papa Francesco lo fa Cardinale a Roma e presidente della Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute della Conferenza episcopale italiana. Dal 2023 amministra l’eparchia di Piana degli Albanesi. Forte il legame col papa argentino, che accoglie durante la visita apostolica a Lampedusa e Linosa.

I tanti incarichi ottenuti nella sua carriera ecclesiastica possono far pensare ad una figura importante e di rilievo all’interno dell’organizzazione della Chiesa, ma padre Franco non è solo questo. È un uomo di carisma ed un pastore esemplare, così infatti lo ricordano i fedeli della Madonna della Pace. Tutti hanno nella memoria quando, arrivato al Villaggio Unrra, sebbene giovanissimo, manifestò subito le sue doti di comunicatore e di aggregatore, con un linguaggio semplice e diretto con cui si faceva comprendere da tutti, sia i più grandi che i più piccini.

Ci sapeva fare con i giovani in modo particolare, coinvolgendoli a partecipare alla vita della comunità, ed era anche molto vicino alle famiglie, con cui spesso condivideva momenti conviviali.

Qualche giovane di allora ricorda ancora quando, guidando una vecchia utilitaria dell’epoca, spesso restava fermo e si faceva aiutare con qualche spinta. Ciò da l’idea della sua semplicità. Qualche famiglia ricorda di aver ricevuto da lui delle cartoline dai suoi viaggi, con la firma “P. Franco”, che dimostravano il suo forte legame con i parrocchiani.

Alla fine, anche se al giorno d’oggi non sembra così, il merito vince sempre e non passa inosservato, e dunque, nonostante il dispiacere dei suoi parrocchiani, padre Franco ha spiccato il volo, rendendoli però fieri ed orgogliosi del suo percorso.

Un fedele in particolare, Lorenzo Spadaro, è riuscito a mantenere con lui dei contatti, malgrado gli impegni del grande prelato, ed oggi si è fatto portavoce di questa splendida possibilità di rivederlo dopo tanto tempo, per manifestagli la gratitudine di tanti “ex giovani”, che sono gli adulti che lui ha contribuito a formare.

Michele Bruno.

Immagine in evidenza: il Cardinale Franco Montenegro, foto dal sito della diocesi di Pistoia.

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