Il summer camp d’eccezione di Sicily BVS, uno sguardo da vicino e qualche intervista ai protagonisti

Michele Bruno

Il summer camp d’eccezione di Sicily BVS, uno sguardo da vicino e qualche intervista ai protagonisti

venerdì 05 Luglio 2024 - 13:52

Dopo la conferenza stampa di apertura di avantieri mattina è entrata nel vivo la quattro giorni del summer camp di Sicily Beach Volley School, un’esperienza per i più giovani di imparare e divertirsi giocando a pallavolo sotto gli occhi di personalità di grande livello nazionale che ne compongono lo staff. Stiamo parlando di coach Romano Giannini, i giocatori Enrico Diamantini, Mattia Gottardo, Davide Saitta, Serena Ortolani, che calcano regolarmente i campi della Superlega e della Serie A2 di pallavolo, ne abbiamo parlato nel precedente articolo.

Una realtà unica nel panorama della provincia di Messina, che può rendere i messinesi orgogliosi, quella di questo camp e della società villafranchese Sicily BVS.

Immagini dal summer camp di Sicily Beach Volley School al Palacampagna

Abbiamo assistito all’allenamento al Palacampagna di Saponara coordinato da coach Giannini con il supporto di Ortolani, con i ragazzini del camp, e abbiamo notato innanzitutto il grande impegno, la serietà e la passione di Giannini, oltre alla voglia dei ragazzi di lavorare sodo e uscire da questa esperienza con nuove conoscenze. Sulla spiaggia di Villafranca si svolgono nel frattempo gli allenamenti di Beach Volley del camp.

All’allenamento c’era anche Davide Mazzanti, nuovo coach dell’Itas Trentino con un recente passato come allenatore della nazionale femminile, che sarebbe dovuto essere un semplice ospite, venuto ad accompagnare la moglie Serena, ma che invece di pensare a godersi il mare di Villafranca e dintorni era lì a dare il cambio a coach Giannini con la stessa serietà, passione e impegno del collega.

Si tratta di professionisti evidentemente da ammirare per questo, e da cui i giovani possono imparare molto.

“I camp sono un’occasione per divertirsi per questi giovani e per produrre l’entusiasmo per poi iniziare gli allenamenti a settembre con le proprie squadre ed è molto importante per il loro futuro e per quello della pallavolo. Con loro abbiamo iniziato da allenamenti basati sui singoli fondamentali per poi arrivare al gioco di squadra, perché hanno ancora un’età molto giovane e devono partire dall’essenziale e formarsi” ha commentato durante la sessione coach Giannini.

“È ancora difficile prevedere in questa fase se ci sono talenti per il futuro, hanno ancora tanta strada da fare in questa età, ma alle volte a noi capita durante i camp di trovare quei nomi che sembrano avere qualcosa in più, ma non poi non posso seguirli ulteriormente perché dopo torno a lavorare per un’altra società e bisogna rispettare la privacy in quanto si tratta di minori” ci spiega ancora.

Coach Romano Giannini al lavoro

“Mi sto davvero divertendo, d’altronde dopo 27 anni di esperienza come allenatore, se d’estate faccio i camp invece che fare vacanza, significa che amo questo sport e ci metto passione ed entusiasmo” ha concluso.

“Mi sto divertendo tantissimo anche io, i ragazzi mi stanno dando tanto, anche diversi feedback su ciò che sto studiando. Finché non provi in campo non sai se certi aspetti possono essere traslati dal contesto dei professionisti a quello giovanile. Vanno fatti adattamenti ma la tecnica va insegnata da subito nel modo corretto, e sto capendo che non ci sono troppe strade per arrivare alla tecnica ideale per i ragazzi. Riesco quindi ad ottenere tanto entusiasmo e tante informazioni da loro, poi mi carica vedere la gioia quando imparano cose nuove” ha invece detto coach Mazzanti.

Ha poi raccontato qual è il suo metodo e cosa cerca di trasmettere ai giocatori:

“Da giovane ho un po’ fatto a cazzotti con la mia autostima. Nel mio approccio con i ragazzi quindi cerco sempre di dare valore alla persona e non ritenere mai scarso un giocatore, provando a vedere cosa può dare in campo, perché sono convinto che questa fiducia che dai alla fine ti viene ridata indietro. Penso che sia questo che mi differenzi da altri allenatori, il non partire mai dal giudizio”.

Vedendo la serietà e l’impegno di lui e Giannini abbiamo chiesto se anche questo può essere un elemento da trasmettere ai più giovani, e lui ha confermato che “il talento è solo una piccola parte di tutto, il lavoro ti fa fare un salto di qualità perché nello sport non esiste la possibilità del mantenimento della performance precedente. Se parti credendo questo qualcuno farà meglio di te. Devi darti sempre l’obiettivo di alzare ogni volta l’asticella”.

Serena Ortolani e Davide Mazzanti

Anche Serena Ortolani ha commentato il suo arrivo in Sicilia, la sua esperienza con i camp e le volte che si è trovata a giocare qui (clicca per l’intervista integrale).

“Non è la prima volta che faccio camp e mi piace tantissimo trasmettere ai giovani ciò che la pallavolo mi ha insegnato. È uno sport di squadra che insegna a stare in campo, avere importanti obiettivi, e a superare momenti difficili. In Sicilia ho giocato quando ero in pre-juniores ed ero giovanissima, e la cosa che ricordo di più era la granita siciliana, che era buonissima, ma anche i cannoli sono davvero buoni – dice lasciandosi andare ad una solare risata – poi ho giocato questo inverno a Messina in campionato e purtroppo le abbiamo prese. Anni fa invece sono stata anche a Catania. Da piccola non avevo la possibilità di fare camp come questo perché in estate aiutavo la famiglia a raccogliere le pesche nei campi, ma è veramente importante che oggi ci siano queste possibilità di fare attività d’estate e non restare troppo fermi, così possono coltivare la passione e socializzare con nuovi amici. Ai giovani dico di non credere mai di essere arrivati, avere sempre voglia di divertirsi, imparare, ed andare in palestra anche quando le cose sono più difficili, con la voglia di dare sempre qualcosa in più. Avere grandi sogni e desideri, perché ti dà la spinta di andare avanti. Godersi i momenti con i compagni o le compagne, perché puoi vincere tanto, ma la cosa che resta maggiormente nel cuore è il tempo trascorso con loro”.

Il dirigente di Sicily BVS Carmelo Mazza

Il dirigente Carmelo Mazza tira infine le somme riguardo quanto sta vedendo al camp e ne chiarisce il valore nell’ambito locale:

“È importante per questi ragazzi approcciarsi a personalità come queste che hanno vissuto a pieno la pallavolo in grandi palcoscenici, ottenendo da loro suggerimentie consigli. Questo tipo di esperienza è un bene anche per il nostro territorio, in un contesto messinese in cui la pallavolo è in continua evoluzione e miglioramento. Anche i numeri dei partecipanti ci sorridono e speriamo di ripeterci il prossimo anno”.

“Stiamo cercando a tutti i costi di restare in Serie B, a giorni sapremo che categoria fare e così allestire la squadra in modo che sia più competitiva e possa fare un salto di qualità e fare un discreto campionato” ha invece approfondito, in conclusione, riguardo l’iscrizione della società ai prossimi campionati.

Michele Bruno.

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