Dopo l’allarme lanciato dalla Uil-Fpl riguardo l’aggressione subita da un medico del Pronto soccorso del Papardo, interviene anche il sindacato UGLc con una nota a firma di Fabrizio Denaro e Antonio Sciotto, rispettivamente segretario provinciale UGL Salute e segretario provinciale UTL-UGL .
Preoccupazione dell’UGL
“Apprendiamo, con crescente preoccupazione, dagli organi di stampa cittadina dell’ennesimo caso di aggressione di un operatore sanitario negli ospedali cittadini. In questo caso un dirigente medico del pronto soccorso dell’Ospedale Papardo che sarebbe stato aggredito da un paziente psichiatrico. Altra aggressione si è registrata, sempre nella giornata di ieri, al policlinico di Palermo nei confronti di un operatore SEUS 118.
L’UGL Salute di Messina, come ribadito, purtroppo in numerose occasioni, ritiene necessario intervenire in maniera decisa con politiche di prevenzione e di repressione della violenza, come ad esempio l’utilizzo di tecnologie innovative, l’uso di sistemi anti aggressione collegati con le forze dell’ordine, o con la società di vigilanza o l’utilizzo di applicativi che consentano una migliore comunicazione tra operatori sanitari, familiari e caregivers che possono contribuire a ridurre i momenti di tensione o l’uso di bodycam.
Aggressione da un paziente psichiatrico
Quel che più preoccupa è la peculiarità di questo caso, così come avvenuto in altre due occasioni nei mesi scorsi, l’aggressione viene da un paziente psichiatrico, un chiaro segnale che è insufficiente il modello della rete territoriale psichiatrica. Pare che al pronto soccorso del Papardo fossero già 4 i pazienti psichiatrici in attesa. Poche risorse, poco personale e probabilmente le aziende sanitarie e ospedaliere che non si parlano tra loro, almeno su questo problema. Ci auguriamo che la preannunciata riforma della rete ospedaliera dia le giuste risposte per il tema della psichiatria territoriale, e non sia una semplice ripartizione con matita e squadretta di ospedali e posti letto. Nei prossimi giorni invieremo una nota chiedendo l’istituzione di un tavolo di coordinamento contro le aggressioni che coinvolga tutte le aziende sanitarie ed ospedaliere. Inoltre, chiediamo la reale applicazione del Decreto Assessoriale 1603, un caso come questi necessita della segnalazione alla gruppo di lavoro rischio aggressioni per i conseguenti provvedimento, oltre ad una preventiva analisi delle condizioni operative e dell’organizzazione dei servizi considerati maggiormente a rischio. Infine, massima solidarietà da parte di UGL Salute Messina al medico colpito che possa tornare a svolgere serenamente la propria attività sul posto di lavoro“