Milazzo adotta il piano dei rifiuti e tariffe TARI

Il consiglio comunale con 13 voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza (Antonino Amato, Santi Saraò, Antonino Italiano, Alessia Pellegrino, Alisia Sottile, Danilo Ficarra, Fabiana Bambaci, Lydia Russo, Giuseppe Doddo, Francesco Rizzo, Rosario Piraino, Santina Sgrò e Mario Sindoni), 1 astenuto (Massimo Bagli) e 4 contrari (Lorenzo Italiano, Giuseppe Crisafuli, Damiano Maisano ed Alessio Andaloro) ha approvato il “Piano Economico Finanziario (PEF) del servizio di gestione dei rifiuti urbani per il periodo 2022-2025. Aggiornamento biennio 2024-2025 redatto ai sensi del metodo tariffario rifiuti (MTR-2) di ARERA, come integrato dalla deliberazione 03.08.2023 n.389/2023/R/RIF”.

E, prelevato su proposta di Piraino, uscito dall’aula Bagli, con successiva votazione, i presenti, con 13 voti favorevoli della maggioranza e 4 contrari dell’opposizione, hanno approvato anche le tariffe per l’applicazione della tassa sui rifiuti (Tari) anno 2024. Con gli stessi voti delle approvazioni, i due provvedimenti sono stati dichiarati immediatamente esecutivi.

Intenso ed articolato è stato comunque il dibattito sul PEF, anche sulla scorta dei chiarimenti dati dall’ingegnere Fabio Marino sull’iter procedurale e sulla gestione del servizio, soffermandosi in particolare sul progressivo e costante incremento della raccolta differenziata che dal 37% è giunta adesso al 72%, sui costi per in conferimento in discarica dei rifiuti, sul contenimento per l’espletamento del servizio pure per l’attività svolta dal CCR. Riferito di introiti con convenzioni, il tecnico del Comune ha fatto cenno alla gara andata deserta per la indifferenziata, ed ha concluso riportando infine gli importi per il PEF, strumento non di programmazione finanziaria, quantificato per il 2024 in € 8.476.000 e per il 2025 in € 8.670.000. Quindi, l’intervento di Lorenzo Italiano, con la presentazione di una nota riferita alla bollettazione per il 2025 e ai maggiori costi che negli anni si sono verificati all’interno delle varie bollettazioni, che l’hanno portato per questo a parlare di un andamento a fisarmonica contabile tra gli anni pari e dispari, guardando gli importi dal 2018 al 2025 e ponendo in evidenza come nel PEF 2024 di € 8.476.000 ci sia un aumento di circa 700 mila euro, rispetto al 2023 che era di € 7.785.283.

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