Sindacati denunciano condizioni di lavoro “disumane”, Atm risponde

I sindacati Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal ed Orsa trasporti denunciano le condizioni di lavoro dei dipendenti Atm, criticando i vertici dell’azienda, e chiedono al più presto dei correttivi.

“Caldo estremo e colpi di calore mettono a rischio la salute dei lavoratori e molte aziende riorganizzano i turni sulle ore più fresche e, sopra i 35 gradi, in alcuni ambiti lavorativi scatta la Cig per eventi meteo. L’Inail stima che ogni anno siano oltre 4mila gli infortuni legati al caldo e il pericolo è che in futuro la situazione possa peggiorare. Negli ultimi giorni l’Inps ha ribadito che oltre i 35 gradi le aziende possono chiedere la cassa integrazione per i dipendenti, ma, prima di arrivare a una misura così drastica, sono tante le norme e le pratiche pensate per salvaguardare le condizioni di chi lavora. C’è il Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, con le misure da soddisfare per garantire un microclima adeguato e anche l’Ispettorato del lavoro si è espresso con una circolare contenente le norme per affrontare il problema. I datori di lavoro devono informare i dipendenti sui comportamenti da tenere per ridurre i rischi per la salute. Sono tenuti ad aumentare le pause e a mettere a disposizione acqua potabile vicino alle postazioni, oltre ad aree ombreggiate dove riposarsi” premettono in una nota i sindacati.

“Per quanto in premessa le scriventi OO.SS. stigmatizzano l’organizzazione del Lavoro imposta da ATM SpA che si pone in assoluta controtendenza al descritto orientamento a tutela della salute dei lavoratori. E’ notizia recente la denuncia di una testata giornalistica locale sulle condizioni, ai limiti del disumano, cui sono costretti a lavorare gli ausiliari del traffico di ATM SpA impiegati nel controllo dei parcheggi a Torre Morandi. Dopo la denuncia giornalistica si è registrato un intervento “riparatore” dell’azienda in zona Cesarini ma la pezza è peggio del buco. Alla denuncia, documentata, di una fatiscente tettoia in lamiera che era stata individuata per fornire ai lavoratori un riparo di fortuna all’ombra, l’azienda ha risposto impedendo ai lavoratori di usare quella postazione e, con i metodi autoritari più volte denunciati da queste OO.SS., li costringe a pattugliare senza sosta, per l’intero turno di lavoro, con temperature che si approssimano ai 40° e sono destinate ad aumentare nei prossimi giorni” spiegano.

“L’acqua potabile, messa a disposizione dei lavoratori solo dopo il citato articolo stampa, è reperibile solo nel lido di Torre Faro che i lavoratori possono raggiungere percorrendo a piedi un lungo tragitto sotto il sole e per i bisogni fisiologici l’azienda, in fretta e furia, ha fatto collocare dei bagni chimici che con le attuali temperature equivalgono a camere a gas. Si denuncia altresì una illegittima turnazione su sette giorni consecutivi lavorati e uno di riposo. Tale circostanza è ampiamente documentata e documentabile sia dal prospetto della turnazione mensile che dal calendario delle presenze.A ciò si aggiungono le improvvise variazioni dell’organizzazioni del lavoro, per presunte esigenze di servizio, che costringono i lavoratori a 9/10 giorni di lavoro consecutivi senza riposo. Anche in questo caso l’evento è ampiamente documentabile. Tale comportamento aziendale è in palese violazione della vigente normativa (Decreto legislativo n. 66/2003) e del CCNL di categoria. Non consentire ai lavoratori di usufruire del riposo settimanale previsto dalla richiamata normativa, rappresenta un palese rischio per la salute dei lavoratori che rientra nei casi previsti dal D.L.81/08 e ss.mm.ii” continuano.

“Si chiede pertanto a codesta Spett.le Azienda che la prevista turnazione venga predisposta ed attuata, con effetto immediato, in conformità del disposto contrattuale e normativo. Si chiede altresì di sanare con sollecitudine le ore lavorate in eccedenza a quelle previste,comprensive dei mancati riposi, e di adeguare l’ambiente di lavoro al Testo Unico per la sicurezza in fase di eventi meteo. Nella prevedibile ipotesi di ennesimo diniego di parte aziendale, si chiede alle Istituzioni in indirizzo,ognuno per le proprie competenze, di intraprendere tutte le azioni previste a tutela degli interessi e della salute dei lavoratori” concludono i sindacati.

L’azienda risponde con una nota stampa alla denuncia delle organizzazioni:

“Atm spa ha sempre garantito il pieno rispetto della normativa sull’orario di lavoro e, soprattutto, la più rigorosa applicazione delle norme sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro e, più in generale, della tutela della salute dei propri dipendenti; non occorre quindi, in quanto superfluo, alcun richiamo a riferimenti normativi ed amministrativi quali quelli citati dalle organizzazioni sindacali (peraltro, in buona parte, impropriamente associati al tema di cui si discute, in quanto documentalmente riferite a casistiche e/o condizioni specifiche ben diverse da quelle in trattazione)”.

“Ad ogni modo, per quanto riguarda più in particolare le condizioni di lavoro del personale in servizio a Torre Faro, si sottolinea opportunamente come gli addetti al controllo della sosta a pagamento non abbiano alcun obbligo di presenziare all’interno del Parcheggio Torre Morandi. Peraltro, nella descrizione resa da parte delle OO.SS. citate risulta omesso (forse per mera dimenticanza) come i dipendenti Atm con mansioni di verifica della sosta nella struttura di via Pozzo Giudeo e all’interno dell’area pedonale potrebbero utilizzare in caso di necessità l’auto aziendale posta a disposizione del servizio carroattrezzi” prosegue la nota. 

“Per quel che concerne poi l’utilizzo di acqua potabile presso uno dei lidi che sorge a Torre Faro, contrariamente a quanto impropriamente asserito dalle medesime organizzazioni sindacali, Atm spa non ha rimediato ad una tale carenza a seguito di un articolo di stampa, avendo piuttosto già provveduto fin da ottobre 2023 (provvedimento n. 234); valido per un anno e dunque ancora in vigore. Peraltro, i medesimi dipendenti Atm non hanno alcun bisogno di percorrere “a piedi un lungo tragitto sotto il sole”, potendo piuttosto agevolmente raggiungere la struttura balneare convenzionata utilizzando il bus navetta che compie regolarmente la spola tra il parcheggio e Capo Peloro” spiega Atm. 

“Anche in riferimento ai bagni chimici (la cui installazione è stata peraltro più volte sollecitata proprio dagli stessi sindacati, che però oggi se ne lamentano) si evidenzia come gli stessi siano stati forniti da società certificata e, come tali, risultano in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge. Chiaramente nessuno intende negare che le particolari condizioni climatiche di questi giorni possano determinare situazioni di comprensibile difficoltà nell’espletamento di talune attività lavorative (ovviamente non soltanto quelle citate, con riferimento ad ATM Spa); al tempo stesso non appare comunque condivisibile la rappresentazione (quantomeno parziale e sicuramente enfatizzata con gli ormai consueti toni straripanti) così come artatamente resa dalle organizzazioni sindacali.  Quanto infine ai turni di lavoro, può capitare che l’Azienda sia talvolta costretta a disporre variazione degli stessi a causa di improvvise e comprensibili situazioni contingenti e/o sopravvenute (principalmente in correlazioni a comunicazioni di assenza per malattia), ma ciò avviene sempre nel rispetto della normativa vigente” conclude l’azienda.

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