Il vicepresidente vicario del Consiglio Comunale e capogruppo di Ora Sicilia, Giandomenico La Fauci, interviene sulla questione relativa ai pagamenti che l’Acr Messina deve al Comune per la gestione dello Stadio Franco Scoglio.
«Nei giorni scorsi, ho presentato un’interrogazione all’amministrazione comunale per fare chiarezza sulla situazione dei pagamenti del canone di affitto dello stadio San Filippo da parte dell’ACR Messina. Il clima cittadino – con la tifoseria organizzata che ha deciso di disertare ogni sfida interna della squadra giallorossa – sta palesando un forte scollamento tra l’ambiente messinese e l’attuale proprietà del club. Questi argomenti, però, hanno rilevanza di tipo sportivo e giornalistico, dal punto di vista dell’amministrazione, però, sono altri gli aspetti da prendere in considerazione. Parliamo di soldi. Lo stadio San Filippo, di proprietà del Comune di Messina, viene utilizzato dall’ACR Messina per le proprie attività sportive a fronte di una convenzione con l’amministrazione comunale siglata lo scorso febbraio, dopo alcune polemiche relative ai canoni. Si è arrivati a un accordo di massima, con l’amministrazione che è fortemente andata verso le esigenze della proprietà».
«È evidente, comunque, quanto sia alta l’importanza che tutti i canoni dovuti vengano regolarmente corrisposti alle casse comunali – continua La Fauci – e che, in caso di mancato pagamento, l’amministrazione attivi tutte le procedure necessarie per il recupero delle somme. Per questo, nella mia interrogazione chiedo, nello specifico, se l’ACR Messina sia in regola con i pagamenti e, in caso contrario, a quanto ammonti l’eventuale debito accumulato, quali azioni siano state intraprese per il recupero crediti e se siano state applicate penali o interessi di mora previsti dal contratto. Inoltre, invito l’amministrazione a illustrare quali misure intenda adottare per garantire la regolarità dei pagamenti futuri da parte della società sportiva e il recupero di eventuali arretrati. Che si tratti dell’attuale proprietà o di una diversa».
«Su questo argomento, poi, voglio aprire una parentesi: il 30 luglio è scaduto il termine entro cui dei possibili compratori avrebbero potuto rilevare il club dalla proprietà Sciotto. – spiega il consigliere – Si apprende dalla società, però, che i possibili nuovi investitori abbiano chiesto una proroga. Attenderemo gli sviluppi, ma, al netto che un’amministrazione non possa costringere alcun privato a cedere la propria attività, resta evidente come il calcio sia un bene comune, un sentimento che deve interessare anche la politica. Per questo, chiedo al sindaco Basile di interessarsi personalmente e profondamente alla vicenda. Non solo per la crescita del calcio cittadino, ma anche per non farsi trovare impreparato nei confronti di possibili imprenditori pronti a investire nella nostra città. Come amministrazione e Consiglio, infatti, non possiamo non conoscere la forza economica e le volontà di chi potrebbe investire a Messina.
«Attendiamo, adesso, – conclude – che il sindaco Basile, l’assessore Finocchiaro e il Direttore Generale Puccio forniscano risposte puntuali ai quesiti sollevati nell’interrogazione, facendo chiarezza su un tema rilevante per le finanze comunali e la corretta gestione del patrimonio pubblico».