Un Corteo No Ponte per “chiudere la Stretto di Messina spa”

Attraverso una conferenza stampa,domattina, il Movimento No Ponte lancia il prossimo corteo contro la grande opera, dopo l’approvazione della costruzione in più fasi al Senato, avvenuta ieri.

“Anni di vergognose politiche infrastrutturali, ci hanno condotti nella situazione in cui il Comune di Messina deve razionare l’acqua. Se prima avevamo l’acqua fino alle 11 di mattina. Adesso non ci possiamo permettere più neanche quella. E i responsabili sono gli stessi che adesso vogliono spendere 14 miliardi di euro per fare il ponte sullo stretto. Personaggi come Schifani, che decidono di scippare più di 1 miliardo di euro dai fondi di sviluppo e coesione, per buttarli nella macchina mangiasoldi chiamata Stretto di Messina Spa. Queste, in estrema sintesi, sono le ragioni per cui da vent’anni «vogliamo l’acqua dal rubinetto, non il ponte sullo stretto» è uno dei più significativi slogan dei No Ponte. Quello che sta accadendo a Messina e in tutta la Sicilia, rappresenta a pieno l’enorme contraddizione del modello ponte o più in generale del modello grandi opere” esordisce in una nota stampa il Movimento.

“Se chiedessimo a ogni abitante della Sicilia cosa sia prioritario per loro, risponderebbero: acqua, sanità e messa in sicurezza del territorio dal rischio incendi, sismico e idrogeologico. Salvini invece risponderebbe: ponte sullo stretto. Qualcosa ovviamente non torna! Quanto vale allora la nostra vita se ai signori del cemento vengono garantiti tutti i litri d’acqua necessari per bucare montagne a discapito di chi la usa per bere e mangiare? Cosa succederebbe se quei 14 miliardi venissero destinati alle vere necessità dei territori? Cosa succederebbe se le priorità dettate dalle centrali del potere economico venissero sostituite dalle priorità delle comunità? La risposta la sappiamo tutti” continua la nota.

“Per questo, con più rabbia che mai, ribadiamo che la battaglia No Ponte è una battaglia che riguarda tutt* e la dobbiamo portare avanti insieme. Torniamo in piazza il 10 agosto, per chiedere la chiusura della Stretto di Messina spa e per ribadire che devono essere gli abitanti dei territori a decidere come devono essere gestite le risorse pubbliche. Parleremo di questo e di altre ragioni per cui è importante tornare in piazza il 10 agosto, durante la conferenza stampa che si terrà giovedì 8 agosto, alle 10.30, presso la Sala Ovale del Comune di Messina”.

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