L’autostrada a Letojanni diventa “piscina”, il Codacons fa un esposto

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L’autostrada a Letojanni diventa “piscina”, il Codacons fa un esposto

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mercoledì 21 Agosto 2024 - 12:30

L’Autostrada A18 Messina-Catania, già nota per i frequenti disagi legati alla sua manutenzione, è tornata sotto i riflettori a causa di un problema di allagamento che si è verificato all’altezza di Letojanni. Questo tratto autostradale si è trasformato in una sorta di “piscina” a seguito delle recenti piogge, scatenando polemiche tra i cittadini e le autorità.

La vicenda ha portato il CAS (Consorzio per le Autostrade Siciliane) a fornire chiarimenti sui lavori eseguiti, mentre il Codacons ha presentato un esposto alla Procura per fare luce sulla questione.

Il CAS ha difeso l’intervento, sostenendo che i lavori di drenaggio e ripristino dell’asfalto sono stati eseguiti a regola d’arte. Secondo il Consorzio, l’allagamento è stato causato da condizioni meteorologiche eccezionali e non da carenze nelle opere realizzate. Tuttavia, questa spiegazione non ha convinto tutti, portando il Codacons a intervenire.

L’associazione dei consumatori ha denunciato la situazione, sottolineando come l’allagamento rappresenti un pericolo per la sicurezza degli automobilisti e un segno di inefficienza nella gestione delle infrastrutture.In particolare, l’esposto del Codacons si basa sulla presunta inadeguatezza del sistema di drenaggio dell’acqua piovana in quel tratto autostradale, che avrebbe dovuto evitare l’accumulo di acqua sulla carreggiata.

L’associazione ha chiesto alla Procura di Patti di verificare se ci siano state omissioni o negligenze durante l’esecuzione dei lavori, sottolineando che la sicurezza degli automobilisti dovrebbe essere sempre la priorità.

Il CAS, dal canto suo, ha ribadito che l’intervento realizzato era conforme agli standard previsti e che gli allagamenti non possono essere attribuiti a difetti di costruzione, ma piuttosto alla straordinaria intensità delle precipitazioni. Il Consorzio ha anche spiegato che sono stati installati dispositivi per migliorare il deflusso delle acque, e ha annunciato che continuerà a monitorare la situazione per prevenire ulteriori inconvenienti.

Il dibattito rimane aperto e sarà compito della magistratura stabilire se ci siano state responsabilità da parte del CAS o se effettivamente l’evento possa essere attribuito esclusivamente alle avverse condizioni meteorologiche.

Intanto monta sui social la rabbia e l’ironia per i lavori durati anni che non sono bastati a impedire una simile situazione, con numerosi post di cittadini tra chi la prende a ridere e chi ha perso la pazienza.

Gli automobilisti, infatti, sono costretti a fare i conti con un’infrastruttura che, nonostante i ripetuti interventi, continua a presentare criticità significative, alimentando il malcontento e la preoccupazione tra gli utenti della strada.

Questa vicenda non solo evidenzia i problemi ricorrenti di gestione delle infrastrutture in Sicilia, in particolare nel messinese, ma riapre anche il dibattito sulla sicurezza stradale e sulla necessità di un monitoraggio più rigoroso delle opere pubbliche.

L’esito delle indagini richieste dal Codacons potrebbe avere implicazioni importanti per il futuro della manutenzione autostradale nell’isola, in un contesto già caratterizzato da sfiducia e insoddisfazione da parte dei cittadini.

Michele Bruno.

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