Bollette acqua EAS, Federconsumatori aveva ragione

Redazione

Bollette acqua EAS, Federconsumatori aveva ragione

giovedì 22 Agosto 2024 - 11:17

Con il provvedimento 31310 del 30 luglio 2024, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ribadito la scorrettezza delle pratiche commerciali di EAS, l’Ente Acquedotti Siciliani in liquidazione coatta, evidenziati da Federconsumatori Sicilia nel suo esposto del 29 aprile 2022 (inviato sia all’AGCM che all’ARERA).

In tale esposto Federconsumatori dava voce a numerose segnalazioni provenienti da utenti EAS residenti nelle province di Trapani e Messina.

Questo ennesimo pronunciamento dell’Antitrust italiano apre le porte per una ulteriore maxi multa a EAS, dopo quelle già irrogate da AGCM e ARERA per un totale di circa 1,2 milioni di euro.

Tutto parte dal comportamento scorretto di EAS che, nel 2020 e 2021, non ha riconosciuto a molti utenti associati a Federconsumatori il diritto alla prescrizione breve dei crediti relativi a consumi fatturati successivamente al 1°gennaio 2020 e risalenti ad oltre due anni dalla data di emissione della bolletta.

L’AGCM, a luglio 2022, ha dato ragione a Federconsumatori dichiarando che il comportamento dell’EAS costituiva una pratica commerciale scorretta, cosa che ha portato ad una multa salatissima.

Ma l’EAS, invece di accettare il giudizio dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, ha fatto ricorso al TAR Lazio e ha inviato agli utenti una seconda comunicazione. Tale seconda comunicazione, secondo l’EAS, risolveva le criticità evidenziate dall’AGCM, tornando a chiedere il pagamento delle bollette prescritte.

Federconsumatori Sicilia ha contestato questa seconda richiesta, con profitto: l’Autorità ha dato per l’ennesima volta torto all’EAS, e ragione a Federconsumatori, perché l’azienda in liquidazione continua a non fornire i dati e gli elementi necessari ai consumatori per verificare l’entità e l’effettività di quanto dovrebbero pagare.

EAS, infatti, non fornisce né la lettura dei contatori dell’acqua, né un calcolo dei consumi verificabile dall’utente, né spiega per quale motivo la prescrizione breve dei due anni dovrebbe essere interrotta.

Tutto ciò, precisa l’Autorità, porterà ad una nuova multa che avrà un importo, ancora da calcolare, compreso tra 10.000 e 10.000.000 di euro.

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