Nella giornata di ieri, gli agenti del Commissariato di Milazzo, supportati dalla Polizia di Acireale, hanno eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti di un 43enne di Giarre, emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Barcellona Pozzo di Gotto.
L’uomo è accusato di stalking nei confronti di una donna con cui aveva una relazione. Le indagini, condotte dal Commissariato di Milazzo e coordinate dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, diretta dal procuratore capo Giuseppe Verzera, hanno raccolto prove su numerosi atti persecutori, tra cui minacce, pedinamenti, telefonate e messaggi, che avrebbero causato alla vittima uno stato di ansia e paura, costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita.
Secondo le indagini, l’uomo controllava regolarmente gli spostamenti della donna tramite telefonate e videochiamate, durante le quali la costringeva a mostrare l’abbigliamento, i luoghi e le persone con cui si trovava. Inoltre, l’uomo avrebbe minacciato la donna di morte in diverse occasioni, sostenendo che doveva essere lui l’unico a possederla, anche a costo della sua vita. Dopo che la donna ha deciso di interrompere la relazione, l’uomo l’avrebbe colpita con uno schiaffo in un parcheggio pubblico e avrebbe continuato a minacciarla di morte nei giorni seguenti.
L’ultimo episodio di violenza è avvenuto pochi giorni prima dell’esecuzione dell’ordinanza. A seguito dell’ennesima conferma della donna di voler porre fine alla relazione, l’uomo l’ha minacciata nuovamente di morte.
Dopo aver espletato le formalità di rito, gli agenti hanno condotto l’uomo alla sua abitazione a Giarre, dove è stato sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, sotto la supervisione dell’Autorità Giudiziaria.
Va ricordato che, nel rispetto del diritto di cronaca e dei diritti dell’indagato, quest’ultimo è da considerarsi innocente fino a sentenza definitiva. Il processo si svolgerà nel rispetto del contraddittorio, e potrebbe concludersi anche con l’assoluzione dell’imputato, dimostrando la sua estraneità ai fatti contestati.