Caso-Saitta, quando “Il re non fa corna”…

Ci sarebbe un profilo di incompatibilità del prorettore dell’Università, Antonio Saitta. La polemica politica innescata dal senatore della Lega, Nino Germanà, ha scatenato i “sussurri” nei corridoi dell’Ateneo peloritano.

L’Università di Messina torna al centro del polemiche nonostante la rettrice Giovanna Spatari abbia tentato di fare una sorta di repulisti. A quanto pare la polvere sotto i tappeti rimane e c’è il rischio che un nuovo polverone possa interessare l’istituzione universitaria.

Il caso-Saitta, sollevato politicamente da Germanà, a quanto pare “nasconde” una problematica che va oltre la mera questione di opportunità. Infatti, c’è una norma della meglio nota legge-Gelmini che sbarra la strada al prof. Antonio Saitta, il quale non potrebbe occupare la carica di prorettore.

La legge 240/2010

La legge 240/2010 all’art. 6, comma 12, stabilisce che: “I professori e i ricercatori a tempo definito possono svolgere attività libero-professionali e di lavoro autonomo anche continuative, purché non determinino situazioni di conflitto di interesse rispetto all’ateneo di appartenenza. La condizione di professore a tempo definito è incompatibile con l’esercizio di tutte le cariche accademiche”.

Fatta le legge…

Con l’art. 56 dello statuto dell’Università di Messina, tale condizione potrebbe essere sanata, dal momento che le cariche riservate a docenti a tempo pieno sono: “Prorettore vicario, membro del senato accademico o del Consiglio di Amministrazione, Direttore di Dipartimento, Presidente della SIR e Coordinatore di Consigli di Corso di Studio. Tuttavia, nel marzo 2019, nel regolamento incarichi esterni sempre di UNIME è esplicitato che : ”Il regime di tempo definito è incompatibile con l’esercizio di cariche accademiche.

Il prof. Saitta non può occupare la carica?

Sebbene l’Ateneo abbia tentato di “scavalcare” la legge-Gelimi, c’è una norma del regolamento dell’Università di Messina che impedisce ai docenti a tempo definito (il caso di Saitta), di ricoprire cariche accademiche. Ma a quanto pare per la rettrice Spatari il regolamento è come se non esistesse visto che ha nominato Saitta e lo ha riconfermato nel ruolo dopo che lo stesso, travolto dal comunicato della Lega, aveva rassegnato le proprie dimissioni.

Gli incarichi legali al Policlinico

Lo scorso 2 luglio il Policlinico universitario di Messina (controllato dall’Ateneo messinese), con delibera dell’Unità operativa complessa “Affari Generali”, affida al prorettore Antonio Saitta, l’incarico per difendere l’azienda ospedaliera in ricorso al Tar di Catania. Incarico, immaginiamo retribuito. Un’anomalia che è sfuggita anche al valente sindacalista Paolo Todaro.

Docente a tempo definito

E’ colui il quale sceglie tale qualifica per potere esercitare altre professioni. Come nel caso del professore Antonio Saitta, la professione di avvocato. Questa “condizione” gli permette di ricoprire la carica di docente (impegno accademico ridotto), e di legale.

D.G.

Redazione

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