Sacrario Cristo Re: solenne cerimonia

Nel corso di una solenne cerimonia di alto valore morale, è stata svelata la lapide marmorea collocata all’interno del complesso del Sacrario Militare di Cristo Re, con la quale, a distanza di 87 anni dalla costruzione del Tempio (1937) voluto dall’Arcivescovo Mons. Angelo Paino, vengono ricordati i caduti decorati al Valor Militare ivi tumulati, appartenenti all’Esercito, all’Aeronautica, alla Marina e alla Guardia di Finanza.

L’iniziativa, fortemente voluta dal prof. Biagio Ricciardi, presidente della Federazione Provinciale dell’Istituto del Nastro Azzurro, che tutela i Decorati al Valor Militare, ha concluso le celebrazioni del Centenario dalla fondazione dell’Istituto. La lapide, il cui testo è stato dettato dalla professoressa Anna Maria Crisafulli Sartori, vice presidente della Federazione di Messina, dopo la lettura fatta dalla stessa, è stata benedetta dal cappellano militare don Rosario Scibilia.

Il lungo e complesso lavoro di ricerca per la identificazione dei decorati è stato svolto principalmente dal Ten.Colonnello (ris) Letterio Sciliberto e dal Generale di Brigata (ca) Ignazio Rao, veterano dell’Aosta, entrambi consiglieri della Federazione provinciale, in stretta sinergia col Generale Maurizio Taffuri attuale comandante la Brigata Aosta. Lo studio è stato seguito in tutte le sue fasi da Onorcaduti (Ufficio per la tutela della cultura e della memoria del Ministero della Difesa). Notevole è stato anche l’apporto del maggiore Vincenzo Randazzo (già presidente del sodalizio e attualmente presidente della sezione di Messina dell’Associazione nazionale combattenti e reduci, nonché consigliere nazionale) che ha messo a disposizione la sua accurata ricerca condotta su documenti di archivio. I decorati che sono inumati nel tempio, come ricorda la lapide, sono destinatari di: due medaglie d’oro al Valor militare, quattordici medaglie d’argento al Valor Militare, sedici medaglie di bronzo al Valor Militare e settantotto croci di guerra al Valor Militare.

Ad accogliere le numerose autorità civili e militari intervenute alla cerimonia, sono stati il presidente Ricciardi, (che, nel suo intervento, si è soffermato fra l’altro sul coraggio di alcuni eroi, fra i quali, caso unico, un civile, Salvatore Giuliano, riconosciuto meritevole di medaglia d’oro al Valor Militare) e il generale di Brigata Maurizio Taffuri, comandante dell’”Aosta”, che ha avuto gran parte nella realizzazione dell’iniziativa, alla quale sin dall’inizio ha aderito con vero entusiasmo.

La prefetta Cosima Di Stani ha deposto una corona d’alloro sul sacello del Milite Ignoto, dando inizio alla cerimonia. Erano presenti: il Sindaco Federico Basile, il vice Sindaco Salvatore Mondello, il questore Annino Gargano, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Lucio Arcidiacono, e della Guardia di Finanza, col. Girolamo Franchetti; il comandante della Polstrada, Antonio Capodicasa; i comandanti dei vari reparti della Brigata dislocati sul territorio nonché ufficiali superiori della Marina Militare. Erano presenti anche numerosi ex comandanti della Brigata “Aosta”. Tra gli ufficiali generali, Nicolò Falsaperna, Roberto Perretti (già comandante anche delle forze operative Nord), Mauro D’Ubaldi (attuale comandante logistico dell’Esercito), Roberto Angius, Gualtiero De Cicco, Luigi Vinaccia e Giuseppe Di Donato. Tra i Vicecomandanti della Brigata, il generale di Brigata (ris) Anronio Alecci e il colonnello Luigi Lisciandro. Presente anche il generale di brigata Giuseppe Briguglio, presidente dell’Unuci (Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia), sezione di Messina. Il labaro della Federazione provinciale del Nastro Azzurro, affiancato dagli alfieri Valentino Mento ed Emanuele Castrianni, era scortato dal Luogotenente della Guardia di Finanza Giuseppe Caristi, decorato di medaglia d’argento al Valor Militare. Hanno partecipato alla cerimonia anche associazioni combattentistiche e d’Arma, una rappresentanza della Croce Rossa civile ed alcuni congiunti dei decorati le cui spoglie, come abbiamo detto, riposano nel tempio.

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