Crisi idrica, si passa dal Coc alla gestione ordinaria Amam

L’emergenza idrica a Messina, che ha colpito diverse zone della città nelle scorse settimane, sembra finalmente essere sotto controllo. Quantomeno è ciò che hanno affermato questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Zanca il sindaco Federico Basile, l’assessore alla protezione civile Massimiliano Minutoli, i vertici di Amam, l’assessore all’acqua Francesco Caminiti e il direttore generale del comune Salvo Puccio

Dopo giorni di difficoltà, il Centro Operativo Comunale (Coc), istituito per fronteggiare l’emergenza, ha concluso le sue attività. Con il miglioramento della distribuzione dell’acqua, le funzioni di assistenza passano ora direttamente sotto la gestione dell’Amam (Azienda Meridionale Acque Messina), che continuerà a monitorare la situazione e a rispondere alle richieste di intervento dei cittadini.

Durante l’emergenza, il Coc ha coordinato le operazioni per mitigare i disagi causati dalla carenza idrica, che ha colpito principalmente le zone nord e sud di Messina, dove i cittadini hanno vissuto momenti di grande difficoltà. La mancanza d’acqua ha costretto molte famiglie a rivolgersi alle autobotti messe a disposizione dal Comune, e a far fronte a lunghe attese per il rifornimento idrico. Questo scenario di emergenza è stato gestito dal Coc, che ha garantito un servizio di supporto, coordinando le attività con i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e i volontari.

“La crisi idrica è siciliana e tutti i Comuni l’hanno affrontata combattendo anche con la burocrazia della politica regionale e nazionale. L’abbassamento delle falde ha portato al 23 per cento in meno di acqua in un periodo di maggiore consumo, in estate. Da qui è derivata una riduzione consistente in una parte di Messina” ha spiegato il sindaco Federico Basile.

“La scelta di zone A e B – ha aggiunto il sindaco – ha pagato. Il razionamento programmato ha avuto buoni effetti. Il disagio c’è ma è stato ridotto in modo forte. La richiesta è passata, con la soluzione idrica programmata, da 1500 a 400 richieste settimanali. 65 al giorno. E gli interventi sono stati portati a termine, tutti”.

Con il superamento della fase critica, Amam riprenderà la gestione ordinaria delle attività, ma rimarrà comunque a disposizione per gestire eventuali problemi residui. Per facilitare la comunicazione tra l’azienda e i cittadini, sono stati messi a disposizione diversi canali per segnalare situazioni di difficoltà o richiedere assistenza. Dal 23 settembre prossimo, i cittadini potranno contattare 24 ore su 24 Amam tramite il centralino telefonico (numeri 0903687711 e 800 08 55 84) o attraverso il modulo online disponibile sul sito ufficiale, dove potranno indicare le problematiche legate alla fornitura d’acqua nelle loro abitazioni.

La chiusura del Coc segna un passo verso il ritorno alla normalità, ma l’Amam continuerà a monitorare l’evolversi della situazione, assicurandosi che tutte le zone della città ricevano un’erogazione d’acqua adeguata. Durante l’emergenza, infatti, alcune zone hanno subito interruzioni prolungate della fornitura a causa della complessità della rete idrica e delle difficoltà logistiche legate alla distribuzione delle risorse. Le aree più alte della città e quelle più periferiche hanno sofferto maggiormente, con un ripristino del servizio più lento rispetto al centro.

L’azienda municipalizzata ha promesso di intensificare gli sforzi per prevenire future criticità, mettendo in atto nuove strategie di gestione e manutenzione della rete idrica. È stato infatti riconosciuto che la rete idrica di Messina presenta diverse problematiche strutturali, con tubature vecchie e spesso danneggiate che necessitano di interventi urgenti. Nei prossimi mesi, saranno programmati lavori di ammodernamento e manutenzione per migliorare l’efficienza del sistema e ridurre il rischio di ulteriori emergenze.

“Stiamo lavorando per ridurre le perdite. Abbiamo anticipato più di un 1 km e siamo intervenuti su 65 bocchettoni. Forse siamo l’unico Comune che ha investito un milione di euro per gestire la crisi idrica. E oggi abbiamo 14 autobotti e gli interventi del Coc in tre turni. Una squadra impegnata nei lavori del Pnrr si concentrerà stabilmente su due zone critiche: il Quartiere Lombardo e via Quod Quaeris. La cabina di regia regionale? Non so quando vedremo i risultati. Il milione è servito. In generale, non abbassiamo la guardia ma la situazione si è normalizzata” ha chiarito la presidente Amam, Loredana Bonasera.

La chiusura del Coc non significa quindi la fine delle attenzioni sul sistema idrico cittadino. L’Amam continuerà a vigilare e a pianificare interventi per migliorare la rete e garantire che situazioni simili non si ripetano. Le prossime settimane saranno cruciali per verificare la stabilità del sistema e identificare eventuali punti deboli che potrebbero necessitare di ulteriori interventi.

Il Comune di Messina e l’Amam invitano comunque i cittadini a continuare a segnalare eventuali problematiche, soprattutto in quelle aree dove l’erogazione idrica potrebbe ancora presentare delle difficoltà. In questo senso, la partecipazione attiva della comunità è essenziale per individuare tempestivamente criticità e permettere alle istituzioni di intervenire con rapidità.

Durante la conferenza è stato chiarito anche da amministrazione e vertici Amam che “l’acqua immessa attraverso l’attivazione dei nuovi pozzi è potabile ma il problema delle autorizzazioni è legato a lungaggini burocratiche per cui la Regione non ci aiuta”. Nel frattempo Amam ha notificato nei confronti di Giardini Naxos un decreto ingiuntivo per ottenere il pagamento della cessione dei 5 litri d’acqua al secondo che la città di Messina ha concesso andando in aiuto del comune ionico su disposizione del Prefetto.

Michele Bruno.

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