Da oggi la gestione del servizio idrico e delle eventuali emergenze passa dal Coc ad Amam, per quello che l’amministrazione Basile ha definito “il ritorno alla normalità” dopo le sofferenze dei mesi estivi.
Tuttavia i disagi continuano ad esserci e la crisi idrica non completamente archiviata. Quello più in difficoltà è sicuramente il Quartiere Lombardo, con molte case a secco o con poca acqua. Una zona della città che ha avuto problemi per tutta la durata dell’emergenza estiva. In centro a soffrire ci sono anche il Viale Europa, Via La Farina, il ponte di Gazzi, Villaggio Aldisio, Valle degli Ageli, Via Liguria, Via Siracusa, Via Toscana.
Problemi spesso dovuti alla scarsa pressione, con i piani più alti che non ricevono acqua. A Gazzi addirittura sgorga dai rubinetti, in diverse abitazioni, acqua marrone o arancione. Una situazione simile a quella del Parco Rosa, a Provinciale, segnalata nei giorni scorsi ad Amam, che ha fatto le analisi del caso. Sette palazzine con 66 famiglie con bambini e anziani, dove è stata confermata la “non conformità” delle acque.
Amam cerca di monitorare le varie situazioni, ma non riesce a dare soluzione definitiva al problema, se non inviando autobotti che possono soltanto aiutare e tamponare.
A secco anche la zona nord, non esente da questa amara condizione.
Insomma, siamo davvero tornati alla normalità? Il problema è certamente regionale e strutturale, anche se spesso definito per consuetudine come emergenza. Le soluzioni vanno trovate a livello nazionale e siciliano, ma non sempre la gestione messinese ha trovato il modo di limitare il disagio vissuto da tanti cittadini. Bisogna dunque fare di più, organizzarsi meglio e cercare di ottenere soluzioni nell’interlocuzione con il Governo Schifani e Meloni.