Una grande soddisfazione per la nostra comunità e un importante passo che ci avvicina al nostro obiettivo del 65% di raccolta differenziata”. Con queste parole il sindaco di Messina, Federico Basile, l’Assessore alle Politiche Ambientali, Francesco Caminiti, e la presidente di Messinaservizi Bene Comune, Mariagrazia Interdonato, annunciano i risultati dei primi 4 mesi di adozione dell’app Junker, presentata a fine maggio alla cittadinanza come utile strumento digitale per differenziare in modo sempre più corretto i rifiuti urbani ed essere sempre aggiornati sul servizio di raccolta. Ad oggi l’app è stata scaricata gratuitamente da oltre 31mila famiglie, pari al 43 per cento dei nuclei familiari residenti. Si tratta di un risultato straordinario, che pone la città di Messina ben al di sopra della media nazionale di diffusione dell’app, pari al 28 per cento. Tra le utenze domestiche, il numero più alto di download è stato registrato nelle aree del Centro (37 per cento) e del Nord (35 per cento. Più indietro la diffusione dell’app nella zona Sud della città, che è ferma al 22 per cento.
25 MILA RICERCHE TOTALI IN APP IN SOLI 4 MESI
La funzione più apprezzata è quella che consente di localizzare sulla mappa i punti di interesse presenti nel Comune, ossia le isole ecologiche e tutti i punti di raccolta dove è possibile conferire i rifiuti che non possono essere differenziati a casa (come RAEE, oli vegetali esausti, abiti, batterie scariche o farmaci scaduti). Grazie a Junker app, infatti, i cittadini possono verificarne con un clic non solo la posizione, ma anche gli orari di apertura. In soli quattro mesi sono state registrate ben 16mila ricerche su mappa. Nello stesso lasso di tempo, i cittadini di Messina si sono rivolti all’app ben 9.000 volte per sapere come differenziare correttamente un prodotto specifico. In caso di dubbi, infatti, basta inquadrare il codice a barre dell’imballaggio o, se non presente, scattare una foto al prodotto, per sapere in tempo reale di quali materiali è composto e come vanno conferite le singole parti. Una piccola accortezza, che tuttavia – moltiplicata per migliaia di volte – ha contribuito a ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati e allo stesso tempo migliorare la qualità della raccolta differenziata sul territorio.
Non solo. Interpretando alla perfezione lo spirito collaborativo della piattaforma, gli abitanti di Messina hanno segnalato al team di Junker ben 100 prodotti mancanti, che, grazie al loro aiuto, sono stati aggiunti al database, a vantaggio di tutti gli italiani.
LA CLASSIFICA DEI PRODOTTI PIÙ RICERCATI
Ma quali sono le tipologie di prodotti che più mettono in crisi gli abitanti di Messina? Al primo posto si trovano i capi di abbigliamento (abiti, scarpe e accessori), per i quali dal 1° gennaio 2022 è diventato obbligatorio predisporre una raccolta differenziata, inducendo i cittadini a porsi domande sul giusto conferimento. Seguono i rifiuti in legno (cassette e piccoli oggetti), gli imballaggi di polistirolo e la carta per carne/pesce/affettati. Al quinto posto campeggia un altro grande “classico” di Junker: i gusci dei molluschi, per i quali il dilemma “umido o indifferenziato” è sempre dietro l’angolo. Arrivano poi gli accessori per il bagno e/o la cucina e i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Da segnalare anche le ricerche su come conferire correttamente i medicinali scaduti, con le relative confezioni, e i prodotti tossici e/o infiammabili, come le bombolette spray o i solventi.