Una cosa è certa: a Messina la crisi idrica non è finita. Anche oggi registriamo lamenti da parte dei cittadini per la mancanza del prezioso liquido. Questa è l’evidenza, poi ci sono le polemiche politiche, rispetto alle quali ai cittadini non interessa un bel niente.

Una cosa è certa: adesso è giunto il tempo di fare definitiva chiarezza. A dare fuoco alle polveri delle polemiche ci ha pensato la senatrice Dafne Musolino, una spina nel fianco dell’amministrazione comunale e, in modo particolare, del sindaco Federico Basile.

Secondo la Musolino, la quale fa riferimento a un dato estrapolato dalla Regione, a Messina da giugno è arrivata più acqua del proprio fabbisogno. Un dato che letto in maniera asettica sta indicare che qualche problema deve esserci stato, altrimenti non si sarebbero registrati i disagi che tutti sappiamo.

Un dato che apre nuovamente il fronte delle polemiche e che tira in ballo i Comuni del versanti dello Ionio, amici dell’amministrazione comunale messinese.

Addirittura, la Musolino chiede l’istituzione di una Commissione d’inchiesta per fare luce su una vicenda che merita chiarezza. Ma la Commissione basterà?

A questo punto, la Musolino potrebbe spingersi oltre e scrivere di suo pugno un esposto alla magistratura perché solo così si potrebbe ristabilire la verità con un organo terzo. Lo farà?

Intanto, ho appena ricevuto una chiamata da parte dell’AMAM, l’operatore chiede se il mio condominio avesse ricevuto l’acqua, dopo la segnalazione di ieri, altrimenti avrebbero provveduto a mandarla subito. Insomma, non è proprio tutto da buttare via. Ma si faccia chiarezza perché qualcuno inizia a sguazzare nella “melma della politica”…

Davide Gambale