“Tutto normal”: nuovo album del messinese “Iastimo”

Redazione

“Tutto normal”: nuovo album del messinese “Iastimo”

domenica 06 Ottobre 2024 - 10:10

S’intitola “Tutto normale” il nuovo album di Iastimo prodotto da Farina, disponibile da venerdì 4 ottobre pubblicato da Orangle Records.
Il rapper messinese sceglie di affrontare temi scomodi direttamente legati alla sua storia personale, in primis la disabilità vissuta nel quotidiano. “Tutto normale” è un viaggio e una provocazione che trae ispirazione dal vissuto, spaziando dal bullismo ai social media fino alla politica. Ad affiancarlo in questo nuovo progetto l’amico di sempre, l’MC e produttore Farina, che si è occupato della produzione dell’intero progetto, conferendo all’intero album un concept sonoro che è l’incontro del vecchio col nuovo. Suoni cupi prettamente hardcore si uniscono a beat più moderni tipici dell’HipHop contemporaneo, dove le sue barre sgorgano dal profondo.
Il disco si apre con un mix di due pezzi che affrontano la disabilità in modi differenti: “Capocomico” vuole in qualche modo esorcizzare la condizione del disabile. Una cassa dritta e un loop di piano descrivono una scena tragicomica; il boom bap di “Zoppo” invece porta con sé una consapevolezza dei propri mezzi, trasformando quelli che sono punti deboli in capacità diverse dal comune. “Alfabeto denso” è più un pensiero, una considerazione su quanto sia veloce la lingua. Su un’orchestrazione di archi le rime di Iastimo e dell’ospite Moskillz raccontano un gap linguistico con le nuove generazioni. La politica non può mancare al centro di un discorso sociale, “Bravo Presidente” è la traccia che maggiormente affronta questo tema. Una lettera a un ipotetico Presidente, piena di collera per le cose non fatte e quelle fatte tra synth e tastiere.
Tutto normale” oltre a dare il titolo al progetto è sicuramente la traccia della vita vissuta dall’artista, dove tutto è assolutamente non normale, ma lui l’ha sempre affrontata come se lo fosse. In un’atmosfera cupa e malinconica, Iastimo punta il dito verso la società e la politica, che poco si occupano di questa “anormalità”, lasciando così soli tutti quelli che vivono questa situazione. 

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