La Fauci ad Accolla: “Apriamo ai turisti le chiese storiche”

Redazione

La Fauci ad Accolla: “Apriamo ai turisti le chiese storiche”

martedì 08 Ottobre 2024 - 09:46

Il vice presidente del Consiglio Comunale di Messina, Giandomenico La Fauci (Ora Sicilia), rivolgendosi all’arcivescovo di Messina lo invita a rendere più accessibili per le visite turistiche le chiese storiche cittadine.

«Ho ritenuto doveroso, sia in qualità di Vice Presidente del Consiglio Comunale che di fedele, rivolgere un invito rispettoso a S.E.R. Mons. Giovanni Accolla, Arcivescovo Metropolita di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, per valutare la possibilità di rendere più accessibili alcuni gioielli architettonici della nostra città, come la Chiesa dei Catalani, per visite di carattere culturale e turistico. 
La nostra Messina vanta un patrimonio ecclesiastico di inestimabile valore, non solo spirituale ma anche storico e artistico. Questi edifici sacri raccontano la storia millenaria della nostra comunità e la sua profonda connessione con la fede cristiana. 
Pur riconoscendo pienamente la primaria funzione di culto di questi luoghi sacri, ritengo che una maggiore apertura, gestita con il dovuto rispetto e attenzione, potrebbe contribuire significativamente alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale e alla diffusione della ricca storia religiosa di Messina. 
Non si tratta di una richiesta formale, ma di un invito a riflettere su come poter conciliare le esigenze di culto con quelle di fruizione culturale, sempre nel pieno rispetto della sacralità dei luoghi. La Chiesa dei Catalani, ad esempio, rappresenta un unicum architettonico che meriterebbe di essere più accessibile ai messinesi e ai turisti che visitano la nostra città. 
Sono certo che l’Arcivescovo Accolla saprà valutare questa proposta con la sensibilità che lo contraddistingue, tenendo sempre in primaria considerazione gli interessi della comunità dei fedeli. 
Confido che questa iniziativa possa aprire un dialogo costruttivo tra le istituzioni civili e religiose, nell’ottica di una valorizzazione condivisa del nostro straordinario patrimonio culturale e spirituale». 

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