Con Cateno De Luca “tutto e il contrario di tutto”

L’unica certezza è che il suo partito politico non ha più l’appeal di prima. Poi se si consegnerà al centro-destra o al centro-sinistra si vedrà in futuro. Fatto sta che oggi Cateno De Luca, attraverso una conferenza stampa fiume, alla presenza dei suoi amministratori, ha prima annunciato di non voler più “fare il primo di un partito che non incide a livello regionale, ma di preferire diventare secondo di una compagine di governo“. Indicando in un centro-destra rinnovato l’approdo di una nuova stagione politica.

L’acume politico di De Luca è servito a lanciare una pietra nello stagno, salvo vedere come avrebbero reagito, prima i suoi, poi quelli del centro-destra. Dopo qualche ora dall’annuncio shock, sono arrivate puntuali le smentite.

Il sindaco di Taormina ha lanciato per aria quello che con un francesismo viene definito “ballon d’essai”. In buona sostanza ha lanciato per aria un pallone per valutare la direzione del vento (politico) e aggiustare il tiro.

In serata sono fioccate nelle redazioni i comunicati stampa provenienti dal centro-destra e le puntuali risposte di “Sud chiama Nord”. Note anonime che era solita inviare Valeria Brancato, la storica addetta stampa di De Luca, oggi a libro paga del Comune di Messina, nella qualità di esperta del sindaco.

Botta e risposta fra il deputato regionale Pino Galluzzo, diventato il colonnello di Fratelli d’Italia a Messina, il quale non ha preso bene l’uscita del leader di ScN, e il suo omologo Matteo Sciotto. Uno scambio di missive stucchevoli cui si è aggiunta quella del “golden boy” di Cateno De Luca, l’ex parlamentare regionale Danilo Lo Giudice, il quale ha “rimbrottato” il collega (quasi ex) di partito Iasmaele La Vardera, per le sue affermazioni contrarie ad un’apertura al centro-destra.

In mezzo c’è stato un pranzo fra i maggiorenti del sodalizio deluchiano culminato con il “patto del pesce al sale”, il cui contenuto viene illustrato in un post di De Luca: in buona sostanza è certo qualche nuovo ingresso in giunta comunale.

Il sindaco Federico Basile, diventato politicamente una sorta di datore di lavoro dei “trombati”, amici di Cateno, dovrà fare spazio all’ex pentastellata Laura Castelli. Un passato da parlamentare nazionale e da vice ministro impalpabile. Una torinese che varcherà la soglia di Palazzo Zanca per fare l’assessore comunale di una città che ha bisogno proprio di una piemontese per risolvere i suoi problemi…

Ma non sarà il solo ingresso in giunta comunale. Ovviamente degli attuali qualcuno verrà sacrificato sull’altare della “patria di Fiumedinisi”: cambi in vista anche nelle Partecipate comunali, i cosiddetti “bancomat della politica”, come li definiva lo stesso Cateno De Luca durante le sue allegoriche campagne elettorali.

Ma le novità arriveranno entro Natale, non subito. Si aspetta solo di capire quale direzione prenderà il palloncino lanciato questa mattina per aria da Cateno De Luca.

Intanto, il centro-destra pare abbia trovato il personaggio che contenderà la poltrona di primo cittadino all’attuale Federico Basile, nel 2027. E forse questo avrà creato un po’ di agitazione nel leader di Sud chiama Nord.

Davide Gambale

Redazione

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