A Palermo congresso Siti, esperti a confronto su sanità pubblica e medicina

PALERMO (ITALPRESS) – Quattro giorni all’insegna del confronto sul futuro della sanità pubblica e sulle sinergie possibili per venire incontro alle risposte dei cittadini: prende il via a Palermo il 57esimo congresso della Società italiana di igiene (Siti), con la cerimonia di apertura che si è svolta al Teatro Massimo. Tra i presenti la presidente nazionale Siti Roberta Siquilini, il presidente del congresso Francesco Vitale, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri e l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo: ai saluti introduttivi hanno partecipato, in collegamento video, il ministro della Salute Orazio Schillaci e la ministra dell’Università Anna Maria Bernini.
Siquilini racconta come “in quattro giorni più di 1.500 igienisti dibatteranno sui temi più cogenti della sanità pubblica ovvero prevenzione primaria, stili di vita, vaccinazioni, screening, ambiente e organizzazione sanitaria: sono tutti temi fondamentali per la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale, ci auguriamo che i nostri appelli portino a un maggior impegno economico per la prevenzione. Uno degli aspetti più urgenti riguarda proprio l’aumento del fondo per la prevenzione: ad oggi solo il 5% del fondo sanitario nazionale è riservato a questa e le regioni non lo spendono tutto, l’auspicio è che il governo aumenti le risorse almeno fino al 7%”.
Per Schillaci il futuro della medicina territoriale si declina in particolare su due piani: “Pnrr e intelligenza artificiale possono fare la differenza in termini di diagnosi precoci per i cittadini e scoperte innovative per la comunità medica: abbiamo rimesso al centro dell’agenda politica la valorizzazione della prevenzione ma purtroppo non sempre, soprattutto al sud, le campagne raggiungono un numero importante di adesioni. Per salvaguardare la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale bisogna investire di più sulla prevenzione, ma serve coraggio per attuare questo cambio di paradigma e su questo so di poter contare sull’impegno di Siti”. Gli fa eco Bernini, secondo la quale “bisogna avere cura della salute dei lavoratori, perchè le malattie hanno un impatto sul piano sia sociale che economico: in una società in continuo mutamento l’igienista è il custode della salute e l’Università, in connessione con il Servizio sanitario nazionale, deve indicare la strada per la creazione di nuovi professionisti. Oggi abbiamo cure per malattie che un tempo erano implacabili, ma dobbiamo essere pronti contro le nuove patologie; l’intelligenza artificiale può dare una grande mano, purchè la si riesca a governare in modo adeguato”.
Per Volo lo svolgimento del congresso Siti a Palermo assume una particolare rilevanza in quanto “la Sicilia non è una delle regioni virtuose da questo punto di vista, agli inviti sugli screening registriamo un’assenza consistente: quello che vogliamo fare è investire su informazione e formazione partendo dai giovani. E’ inoltre mio interesse creare grande sinergia tra le nuove strutture previste dal dm 77/2022 e il dipartimento di prevenzione”. L’assessore alla Salute sottolinea poi come “gli investimenti del Pnrr sono partiti da tempo: in questo momento sono state avviate le gare d’appalto, insieme ai lavori di ristrutturazione per case e ospedali di comunità, mentre le 50 centrali operative territoriali sono già partite tutte. Siamo davvero a buon punto e il ministero ha riconosciuto il nostro lavoro come virtuoso”. Per Lagalla “una grande realtà del Mezzogiorno come Palermo non può che dedicare grande attenzione alla sanità pubblica: il settore sta vivendo una profonda trasformazione, ma ci sono tante difficoltà sia di carattere economico sia legate alle strutture. I cittadini non si accontentano più di un welfare limitato, ma hanno aderito a un concetto molto più alto di benessere”.
Anche Midiri rivolge un plauso alla scelta di Palermo come sede del congresso, che da domani sposterà i lavori in viale delle Scienze: “Abbiamo tutti imparato a capire il ruolo degli igienisti in epoca Covid: senza di loro saremmo stati una barca in mezzo al mare. Da quando mi sono insediato ho cercato di tenere un approccio olistico sulla salute e su questo percepisco una crescita significativa dell’ateneo”.

– Foto xd8/Italpress –

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