In questi giorni si è fatta sempre più viva nel dibattito pubblico e politico la discussione su un possibile svincolo di Giampilieri in uscita dall’autostrada A18. Si è parlato di inserire l’opera tra quelle compensative per il territorio collegate alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Si è fatto anche un sopralluogo voluto dal presidente della Commissione Ponte Giuseppe Trischitta.
L’opera viene da molti considerata utile anche a prescindere dal progetto del Ponte. Tuttavia il Comune non ha ritenuto di comprendere l’opera tra quelle che compenseranno la costruzione del Ponte, almeno per il momento.
In merito è intervenuto il deputato regionale di Forza Italia, ex Sud chiama Nord, On. Alessandro De Leo, al termine della riunione della Quarta Commissione regionale “Ambiente, territorio e mobilità” all’Assemblea regionale siciliana, alla quale hanno partecipato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, il consigliere comunale Salvatore Papa, presidente della Prima Commissione consiliare di Messina, e il vicesindaco Salvatore Mondello.
De Leo ha criticato l’amministrazione comunale di Messina che, a suo dire “non considera strategico lo svincolo di Giampilieri. Ne prendiamo atto e finalmente c’è chiarezza, eliminando illusioni su un’opera che non rientra nei piani della giunta comunale “. Durante l’incontro, ha affermato De Leo, “è emerso che la realizzazione dello svincolo A18 a Giampilieri è, almeno per il momento, tramontata”.
“Lo svincolo non è stato inserito dal Comune di Messina tra le 24 opere di compensazione del Ponte sullo Stretto perché il progetto, risalente al 1992, non è più attuale né attuabile, non rispondendo alle dinamiche territoriali profondamente mutate negli ultimi 30 anni. Analogamente, non è stato inserito neanche lo svincolo di Alì Terme, che invece dispone di un progetto esecutivo ed è immediatamente cantierabile, considerato che le opere correlate al ponte riguardano anche la città Metropolitana” evidenzia l’on. De Leo.
Il deputato regionale apprezza comunque “la disponibilità dell’assessore Aricò, che ha ribadito come il governo regionale sia pronto a recepire le istanze per uno sviluppo funzionale del territorio”.
“Restano aperti, tuttavia, altri iter con nodi da sciogliere per gli svincoli di Alì Terme e Santa Teresa di Riva. Per Alì Terme, finanziato inizialmente con 41,7 milioni di euro dalle Risorse FSC 2014-2020, l’aumento dei costi dei materiali ha portato il costo a oltre 67 milioni. Lo svincolo di Santa Teresa, opera da 26,4 milioni, attende chiarimenti dal Ministero dell’Ambiente su valutazioni ambientali, geologiche, idrogeologiche e sismiche”.
“Lo svincolo di Giampilieri sarebbe stato importante, anche in relazione al porto di Tremestieri e per servire i centri della fascia ionica – prosegue De Leo – ma l’impressione è che, al di là della chiusura su Giampilieri, si stia temporeggiando forse per motivi non legati alle esigenze del territorio. Serve maggiore chiarezza e puntare su reali opportunità strategiche per il territorio “, conclude De Leo.
Da parte sua, il vicesindaco Salvatore Mondello, dopo la partecipazione alla IV Commissione regionale a Palermo, assieme al presidente della commissione consiliare Mobilità e Lavori pubblici Salvatore Papa, ha diffuso una nota, rispondendo al deputato:
“Durante l’audizione è stata valutata l’opzione di inserire quest’opera tra le infrastrutture complementari al Ponte sullo Stretto. L’incontro è stato proficuo e ha permesso di approfondire gli aspetti tecnici, economici e di collegamento legati allo svincolo, anche in relazione alle altre opere connesse al ponte”.
“È evidente – ha osservato il vicesindaco – che la realizzazione dello svincolo a Giampilieri potrebbe costituire un’opera strategica. Tuttavia, al momento, non essendo presente alcuna progettualità specifica, risulta complesso includerla tra le priorità immediate. Da parte dell’amministrazione comunale, naturalmente, c’è interesse ad approfondire il tema. E per questo la seduta si è conclusa con l’intento di riconvocare un futuro incontro, coinvolgendo il Cas, Consorzio per le autostrade siciliane. Il tutto per definire quali tra le attività progettuali attualmente in corso possano effettivamente essere concretizzate e con quali tempi, all’interno della pianificazione strategica generale”.