Elezioni USA: i Democrats

Redazione

Elezioni USA: i Democrats

giovedì 07 Novembre 2024 - 10:44

Rinchiusi nelle loro case, assisi su comode poltrone e attenti maniacalmente alla glicemia e al colesterolo, i democrats, sentono sulle loro spalle il peso delle ingiustizie. Fanno finta di vergognarsi del loro benessere e tengono le finestre chiuse per non sentire il maleodorante olezzo di una plebe sofferente.

Con arroganza discutono di ricette salvifiche e miracolose per superare le disuguaglianze, etichettano come fascisti e trogloditi quanti (la maggioranza) non comprendono il loro vangelo. Il consenso degli avversari politici è una anomalia storica, un peccato mortale irredimibile, frutto di profonda ignoranza. Ritengono essere unici eredi del Rinascimento e considerano gli altri un lascito medievale, un bubbone pestilenziale pandemico.

Poichè non sono in grado di diffondere il loro verbo con azioni e opere si rivolgono alle star della musica, del cinema e alla magistratura per essere compresi. Ma, nonostante godano di stampa compiacente, non riescono ad avere il consenso di quel popolo che fanno finta di amare. Non comprendono che economia, sicurezza e immigrazione, per i cittadini, sono concetti più importanti della cultura woke, della teoria gender e della sopravvivenza di lupi e orsi.

Eppure si ostinano a volere imporre un nuovo mondo incuranti dei problemi reali delle persone. Non discutono, i democrats, vorrebbero imporre la loro verità, convinti di essere  unici depositari del bene. La vittoria epica di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti li ha feriti e tramortiti ma non li ha rinsaviti. Non hanno dubbi: il popolo ha sbagliato! L’incurabile narcisismo di cui sono affetti offusca la ragione e li rende ancora più irrilevanti: i commenti e le valutazioni che esternano richiedono l’intervento di bravi psichiatri forse di un ricovero. Per loro fortuna possono distrarsi e alleviare il loro astio leggendo editoriali di Repubblica e ballando musica rap.

Diego Celi

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta