“Vogliamo l’acqua dal rubinetto”: dopo la protesta il sindaco apre, ma “non basta”

Ad ottobre il comitato “Vogliamo l’acqua dal rubinetto!” inviava una lettera-petizione al sindaco di Messina per denunciare la cronica emergenza idrica della città. Nessuna risposta formale è arrivata, ma la mobilitazione non si è fermata: la raccolta di mille firme in pochi giorni ha obbligato l’Amministrazione comunale ad aprire un confronto.

Il sindaco Federico Basile ha così ricevuto a Palazzo Zanca una delegazione del comitato, ma l’incontro non ha placato gli animi degli attivisti, che promettono di intensificare le proteste.

La situazione “è drammatica”, come spiegano i cittadini:

“È vergognoso che nel 2024, in uno dei capoluoghi di provincia italiani non arrivi l’acqua con continuità. Ogni giorno è uno stillicidio continuo di problemi e guasti. Zone della città che non hanno l’acqua per giorni, oppure dove arriva sporca o inquinata. Succede da mesi e non si vede via d’uscita da questa situazione gravissima.”

Francesco Mucciardi, tra i promotori del comitato, ha sottolineato la gravità della situazione:

“Ci sono anche città siciliane messe peggio, ma l’acqua a Messina c’è, ci sono molte fonti, ma come si vede anche dai dati di Amam ed Amministrazione si disperde, e questo è ancora più grave. Piuttosto che investire sul Ponte sullo Stretto ed altre cose inutili dovremmo intervenire su questo. Quanto dobbiamo aspettare ancora? La città non ce la fa più.”

La richiesta dei cittadini è chiara: trovare nuovi pozzi e utilizzare meglio le sorgenti esistenti. “Il problema dura da troppo tempo, con i contatti preposti che non rispondono ai cittadini. Ci sono famiglie con la vita sconvolta e tanti anziani in difficoltà. Continueremo la nostra lotta. Non ci fermeremo finché questa problematica non verrà risolta,” ha aggiunto Mucciardi.

Nel corso dell’incontro a Palazzo Zanca, il sindaco Basile ha spiegato che l’obiettivo dell’Amministrazione è ridurre del 15% la perdita d’acqua dalle condotte, ma non è stato fornito un piano dettagliato su come raggiungere questo traguardo.

Una risposta che i membri del comitato giudicano insufficiente, definendo l’incontro “solo un primo passo”.

Durante un sit-in in piazza Unione Europea, il comitato ha incontrato la stampa per denunciare la gravità della situazione e spiegare i prossimi passi della mobilitazione.

La petizione, disponibile sia online che nei mercati cittadini, ha raccolto consensi e continuerà a crescere.

Intanto, Claudio Risitano, altro esponente del comitato, ha lanciato una provocatoria iniziativa: accogliere i turisti delle navi da crociera con bidoni vuoti, per evidenziare il paradosso di una città che non riesce a garantire un bene primario come l’acqua ai suoi abitanti.

“Non ci fermeremo,” ribadiscono gli attivisti, decisi a tenere alta l’attenzione sulla questione idrica. Mentre il comitato prepara nuove azioni di protesta, il messaggio alla politica è chiaro: il tempo delle promesse è finito, ora servono soluzioni concrete e immediate.

red.me

Published by
red.me